Di Nadia Muffatti
Questa è stata la nostra priorità, finalmente dopo lunghi anni di attesa a settembre è partita la nuova offerta formativa per una nuova professionalità del comparto dell’estetica e del benessere
Una formazione quinquennale statale che promette di fare scuola a livello nazionale, in quanto è il primo progetto in tutta Italia in questo settore. Con l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021, l’istituto Caurga di Chiavenna, nell’ambito del corso “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”, ha proposto un’offerta aggiuntiva dedicata alle “Scienze estetiche integrate”. È il primo passo verso un innovativo corso sperimentale che, in seguito, darà alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di conseguire un diploma quinquennale statale come “Tecnico del benessere scienze estetiche integrate”. La formazione è il punto di partenza fondamentale per raggiungere la conoscenza necessaria per esercitare la professione dell’estetista. Occorrono docenti competenti, piani di studio strutturati comprensivi sia delle materie classiche di base, due lingue straniere, psicologia umanistica, dermatologia, citologia, anatomia, chimica, cosmetologia, fisica, gestione aziendale, che delle materie specifiche in linea con l’evoluzione del settore estetica. Crediamo che la scelta di questa professione debba essere fatta attraverso un’attenta valutazione, ricordando che lavoriamo sulla pelle delle persone che è l’organo di senso più esteso, vivo e vitale.
Leggi anche l’articolo Una formazione universitaria è possibile
gendo i ragazzi e le ragazze che si affacciano a questa professione e vogliono un futuro più consapevole e al passo con i tempi. Oggi, dunque, è necessaria un’alta formazione, proprio perché ci occupiamo del corpo e della persona, ambito che richiede un plus di conoscenze e competenze nuove. Al terzo anno verrà introdotto lo stage professionale con l’inserimento degli studenti in strutture e studi del territorio ed oltre confine. A conclusione del percorso, il diploma statale darà loro la possibilità di entrare nel mondo lavorativo con solide basi e avere una qualifica adeguata e, per chi lo vorrà, l’accesso a studi universitari e specializzazioni. Per guardare al futuro con l’obiettivo di un salto di qualità nella professionalità degli operatori, la scelta dirimente è dunque la formazione, fatta di cultura, conoscenza e competenza per garantire anche una tutela dell’utente finale. L’importanza della formazione ci viene confermato e rimarcato anche da personaggi di un certo spessore come l’economista Mario Draghi, dove nel suo intervento al congresso di Rimini: “Ora è il momento della saggezza nella scelta del futuro che vogliamo costruire.
Leggi anche l’articolo Dalla competizione alla cooperazione
Ai giovani bisogna dare di più: i sussidi finiranno e resterà la mancanza di una qualificazione professionale, che potrà sacrificare la loro libertà di scelta e il loro reddito futuro”, rimarcando che “è necessario investire nella scuola e nell’istruzione, nella formazione dei giovani. Il debito creato con la pandemia è senza precedenti e dovrà essere ripagato principalmente da coloro che sono oggi i giovani” e aggiungendo che “è nostro dovere far sì che abbiano tutti gli strumenti per farlo, pur vivendo in società migliori delle nostre”.