Di Alessandra Mecca
Fare formazione, oggi, significa anche creare coesione e dialogo tra le diverse parti coinvolte. Questa è l’opinione di Stefano Brioschi, Presidente di Natì
Natì si fa interprete di un nuovo modo di fare cultura in ambito estetico, indirizzando l’estetista a rappresentare il riferimento unico della bellezza e del benessere. Come si è evoluto il vostro iter formativo, nell’epoca del ‘distanziamento sociale’?
L’alta formazione professionale è, da sempre, uno dei punti cardine del progetto Natì. Fare formazione per noi significa apprendere qualcosa di nuovo ma anche e soprattutto “fare rete”, cioè creare coesione e dialogo tra le diverse parti coinvolte nella formazione stessa. Con questo obiettivo è stato creato un progetto ben definito durante tutto il periodo di distanziamento sociale: una proposta articolata in 18 momenti formativi, rivolti alle nostre clienti e suddivisi in tre incontri settimanali in diretta sul nostro canale YouTube. Grazie alla chat messa a disposizione dalla piattaforma, le partecipanti hanno avuto modo di interagire durante gli incontri e, attraverso nuovi gruppi WhatsApp, di scambiarsi consigli di natura tecnica, ma anche esternare idee e progetti per affrontare il nuovo mondo. Durante gli incontri abbiamo trattato temi sia di natura tecnica, volti ad approfondire le linee professionali Natì, sia legati ad aree più ampie, come cosmetologia e psicologia con il coinvolgimento di esperti del settore, per costruire insieme una nuova cultura del benessere e della bellezza.
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Natì propone Naturoestetica, un percorso teorico esperienziale che dona padronanza e ricchezza di contenuti per promuovere trattamenti estetici, realmente olistici, per abbracciare uno stile di vita anti age. Quali sono le caratteristiche di questo piano formativo?
Naturoestetica integra l’estetica professionale con alcune nozioni di naturopatia, per affrontare l’inestetismo su più livelli e arrivare alla sua risoluzione reale. Si parte dall’interazione con la natura, passando dall’ambiente, dallo stile di vita, dalle emozioni, fino ad arrivare al corpo e alla pelle, dove si esprimono gli inestetismi. Una cura estetica globale, multi-livello e finalizzata alla risoluzione dell’inestetismo e alla creazione di proposte integrate ed efficaci, vere e proprie “beauty-therapy” personalizzate. Il piano formativo è articolato in 4 moduli: si parte con Naturoestetica Start, con nozioni di base di estetica e naturopatia, per poi proseguire con una serie di incontri dedicati agli Elementi della Natura, alla Floriterapia e ai Massaggi dal Mondo.
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Cultura e formazione si rivelano elementi essenziali di un percorso necessario per le estetiste che hanno compreso l’urgenza di una preparazione professionale più ampia, che comprenda anche momenti di approfondimento su argomenti trasversali. Come si traduce questo approccio, nella vostra offerta formativa?
già anticipavo, abbiamo scelto di affiancare alla formazione più tecnica e verticale una serie di incontri dedicati ad aree di approfondimento più ampie. Il progetto Naturoestetica ne è un esempio, così come il recente webinar intitolato “Psicologia dell’accoglienza nella relazione estetista-cliente” tenuto dalla Dott.ssa Chiara Bassani, psicologa clinica e psicoterapeuta relazionale, che ha fornito una serie di consigli e spunti di riflessione per accogliere al meglio le clienti nel delicato momento della riapertura.