A cura di Giovanni Vota
Personalmente, credo che ci sia una storia ancora tutta da scrivere sul ruolo delle estetiste e delle massaggiatrici sullo sviluppo sociale e spirituale attuale della terra, e molto più in generale del ruolo dell’amore e della gratitudine nella storia dell’umanità
Ciò che vorrei raccontare è una esperienza totalmente personale e autobiografica, e quindi non ha alcuna pretesa di valore “assoluto”. Avevo 44 anni ed ero nel pieno della mia carriera professionale come direttore di varie aziende in Italia e negli USA. In quel periodo ebbi anche l’opportunità di avere del tempo per me, oltre al fatto che il mio corpo fisico reclamava a gran voce che non ne poteva più di tutto lo stress.
Per la prima volta ritagliai del tempo dallo studio e dal lavoro per altre attività quali fare del Triathlon e il Tango Argentino. È stato proprio nella scuola di Tango Argentino, che conobbi una mia compagna di corso che faceva l’estetista e la massaggiatrice. Ora, per assurdo che possa sembrare, per me erano cose totalmente sconosciute, non avevo neanche idea a che potessero servire: la mia vita era sempre stata dedicata allo studio e alla mia carriera dirigenziale, nessuno spazio per altro.
Mi lasciai convincere a provare un massaggio, per cui andai nel suo centro e lì compresi alcune cose. In questo centro c’erano (dire oggi, col senno di poi, ovviamente) manifesti, prodotti, che apertamente parlavano di chakra, di energie, di collegamento organi emozioni, di meridiani, un linguaggio che avevo da pochi anni iniziato a scoprire, ma molto lontano dal mio mondo. E lì mi fu chiara una cosa: io ero un uomo, direttore d’azienda, ingegnere legato alla scienza positivista. E per quanto ne sapessi io, era così per ogni altro mio collega uomo che avessi mai conosciuto o, se mai fosse successo, non ne avevo mai sentito parlare, anche perché si tratta di diciotto anni fa.
Pensai che invece ogni mia collega donna, sì! Sicuramente lei andava dall’estetista e a farsi fare massaggi, anche se top manager. Anzi, più era in alto nella carriera e più sicuramente ci sarebbe andata. Andando loro dalle estetiste, dalle massaggiatrici, sentivano e conoscevano tutto un linguaggio a me totalmente sconosciuto, che aveva radici antichissime quanto la medicina antica cinese. Inoltre, quelle stesse mie colleghe si prendevano ben guardia di parlare di queste cose in ufficio: già erano donne, già erano in carriera in ambienti spesso maschilisti, se si fossero messe a parlare di energie e chakra… come minimo le avrebbero guardate con commiserazione.
Allora ho compreso come ci fosse tutta una cultura femminile, che poteva essere fatta risalire alle guaritrici, alle curandere, per risalire alle antiche civiltà matriarcali dedite alla cura e all’accudimento della vita, dove le Sacerdotesse erano tenute in grandissima considerazione. Questa cultura, che con l’arrivo delle organizzazioni patriarcali ha spesso cercato di eliminare, è sopravvissuta da femminile a femminile, fino ai giorni nostri. Quel giorno compresi che le estetiste e le massaggiatrici erano portatrici di antichi saperi che passano da donna a donna, in modo spesso ignoto all’uomo. Queste considerazioni mi fecero apprezzare e creano in me profonda gratitudine per tutte le donne che hanno permesso questo.
E mi venne un’altra considerazione. I libri di storia che vengono proposti dalle elementari all’università, che storia raccontano? Quei libri parlano per la maggior parte di competizione, battaglie, guerre: in poche parole di paure e morte. Invece, la legge di Maharishi per la meditazione ci dimostra che l’universo, la Terra, progredisce non per le paure ma per le energie di AMORE e GRATITUDINE, e come queste energie siano esponenziali. Allora c’è una storia nuova da scrivere degli uomini e delle donne che nei secoli hanno portato Amore, e come sia stata questa energia di Amore a far realmente progredire l’umanità. Grazie Love and Gratitude