Di Paolo Guatelli
In questo particolare momento, è fondamentale individuare un metodo che consenta di prelevare il profotto necessario con palette usa e getta o disinfettabili, posizionarlo all’interno di mini contenitori che possano poi essere lavati e disinfettati e da lì utilizzarlo con pennelli, spugnette e piumini.
Tra gli aspetti che mi hanno più colpito al termine del lockdown, il periodo di isolamento che tutti noi abbiamo vissuto a causa del famigerato Covid-19, c’è il ritorno dei rumori provenienti dall’esterno delle case. Non so se è capitato anche a voi, ma durante la quarantena forzata il silenzio mutava di significato in base allo stato d’animo; se l’atteggiamento mentale era positivo, diventava una presenza delicata che mi accompagnava in un costruttivo percorso di introspezione ma se l’umore non era al massimo, l’assenza di rumori amplificava la sensazione di incertezza e di alterazione della realtà. Al punto che i lavori per la posa di nuove tubature del gas sotto casa, insopportabili nel passato, diventavano un piacevole brusio di sottofondo che trasmetteva un rassicurante messaggio: fuori c’è ancora qualcuno!
Siamo fortunatamente passati alla Fase 2 e le attività del mondo della bellezza, come quelle di estetiste e parrucchieri, sono ripartite. E il makeup? Mi sono molto stupito, perché ho analizzato le proposte delle associazioni di categoria e i documenti stilati dall’INAIL, trasformati dal Governo in protocolli ufficiali, ma non ho trovato alcun riferimento esplicito all’argomento.
La deduzione più logica è che la realizzazione di un trucco rientri nelle “attività di cura del viso” da effettuare indossando, oltre ai guanti monouso e le apposite mascherine, anche la visiera protettiva. Naturalmente i prodotti acquistati esclusivamente per l’uso personale non comportano specifiche procedure di utilizzo, salvo l’attenzione all’igiene che va adottata normalmente per ogni prodotto applicato sulla propria epidermide.
Leggi anche l’articolo di Paolo Guatelli Skincare e make up: mi curo e mi proteggo
Leggi anche l’articolo di Paolo Guatelli #iorestobella
Chiarito questo punto rimangono altri dubbi: come faccio a truccare o a far provare i prodotti alla cliente prima dell’acquisto? Se si applicano direttamente i tester degli espositori il rischio è di contaminarli e quindi renderli inutilizzabili per i clienti successivi. È quindi fondamentale individuare un metodo che consenta di prendere il prodotto necessario con palette usa e getta o disinfettabili, posizionarlo all’interno di mini contenitori che possano poi essere lavati e disinfettati e da lì prelevarlo con pennelli, spugnette, piumini per stenderlo sul viso o sulla mano della cliente. A tale proposito esistono sul mercato soluzioni professionali, tra le quali anche un mio brevetto, ma purtroppo qualcuno si organizza con metodi “fai da te” che non sono coerenti con l’immagine di professionalità che deve oggi trasmettere un esperto del settore per ottenere guadagni importanti.
Per continuare a leggere l’articolo Abbonati alla rivista
I Nostri Esperti – leggi tutti gli articoli