– DI TOBIA COZZOLI
Negli ultimi anni, il settore della bellezza ha assistito alla nascita di un innovativo approccio chiamato Skinification. È la rappresentazione della nuova sintesi progressiva tra la skincare e il make-up che segna una svolta significativa nelle abitudini di consumo e nelle pratiche professionali.
La Skinification non si limita a migliorare la qualità dei prodotti make-up; essa assicura che questi ultimi possano ampliare e migliorare il processo di skin care, enfatizzando un approccio alla bellezza più consapevole e personalizzato. L’impiego di ingredienti attivi, precedentemente riservati esclusivamente alla skincare, permette ai nuovi prodotti make-up di agire sulla salute della pelle, garantendo al contempo un’attitudine “look good, feel good”.
In questo scenario evolutivo, anche il ruolo dell’estetista si è trasformato, acquisendo una centralità e una specializzazione maggiore nella preparazione della pelle, non solo per affrontare il quotidiano, ma anche per approntarla a trattamenti cosmetici più complessi e sofisticati. L’estetista moderna, quindi, diventa un ponte essenziale tra la bellezza e le nuove tendenze.
La rivoluzione ibrida che unisce skincare e make-up
Il concetto di Skinification sta riscrivendo le regole nel mondo della bellezza, ridefinendo il confine tra il benessere, inteso come skincare e la bellezza, intesa come make-up. Make-up Brand di prestigio globale hanno già risposto a questa tendenza, che non sembra rallentare, sviluppando collezioni che riflettono il concetto di “Make-up No Make-up”.
Matilde Caprilli, tutor di Skin Care e Make-up alla New Line Academy, ci spiega le motivazioni di questo cambiamento epocale: “La pandemia ha indotto un cambiamento radicale nei comportamenti dei consumatori nel settore della bellezza. Con il prolungato periodo di restrizioni e la vita quotidiana confinata tra le mura domestiche, molti hanno rivisto le loro priorità, spostando l’attenzione dalla quantità alla qualità dei prodotti cosmetici, ridefinendo il primato del to care rispetto al to cover. Dall’amore per l’organo più esteso del corpo umano è scaturito il fenomeno del skinimalism, per promuovere il ritorno all’autenticità, alla coscienza e alla valorizzazione di sé, riducendo l’uso di prodotti molto coprenti. Nel Make-up, acido ialuronico, Vitamina C, niacinamide, ceramidi e peptidi si combinano a pigmenti colorati elevando la performance d’efficacia dei prodotti. La skinificazione del make-up in particolare, non consiste solo nel controllare la performance del prodotto, ma anche nello scegliere un trucco che tratti la tua pelle con la stessa attenzione e gentilezza della tua skincare routine.”
Less is more: la routine è cambiata, riducendo il numero di prodotti utilizzati ed enfatizzando l’importanza di soluzioni multifunzionali, capaci di offrire più benefici con meno applicazioni. In un periodo di incertezze economiche e d sensibilizzazione su temi di sostenibilità e iperconsumismo, i consumatori si sono orientati verso prodotti che promettono il rispetto per la propria pelle.
Da Make-up a Make-care, le ricerche cosmetiche si concentrano nell’ibridazione di prodotti che ormai contengono più sostanze multitasking che pigmento per integrare make-up e beauty routine in prodotti all-in-one.
Preparazione della pelle per l’estate: il ruolo cruciale dell’estetista
Indubbiamente l’evoluzione cosmetica della Skinification permette di semplificare la compatibilità tra make-up ed SPF. Ad esempio, per quanto in passato la tenuta fosse difficilmente associabile alla leggerezza della formula, le nuove formulazioni ibride di alcuni fondotinta ora agiscono sia su funzioni idratanti, antiage e seboregolatrici sia su filtri solari spf o maggiori, riuscendo a mantenere texture impalpabili. L’interesse per la protezione solare su piattaforme come TikTok e Linkedin, nel 2023, è cresciuto del 91% rispetto all’anno precedente. Si nota infatti un riposizionamento anche sui prodotti per la protezione solare che, come abbiamo visto per il make-up, sono ormai indistinguibili dai prodotti skincare. I brand hanno lanciato nuove formulazioni cosmetiche e texture che permettono di utilizzarle, con la tecnica del Layering, in combinazione con il make-up, eliminando tutti gli svantaggi che si notavano in passato.
Però è opportuno ricordare che è fondamentale preparare la pelle al sole, come ci racconta Manuela Guagni, tutor di Estetica Generale alla New Line Academy:
Ci sono due elementi fondamentali affinché la pelle arrivi al sole in perfetta forma: l’esfoliazione e l’idratazione. Una pelle arida ed ispessita oltre ad avere un aspetto poco salutare, acquisirà, nonostante le dovute protezioni solari, un’abbronzatura disomogenea e destinata a durare poco. Quindi per evitare questo, la cabina dell’estetista diventa il luogo ideale per prepararsi. Detossinare la pelle con esfolianti chimici ed enzimatici oltre ad eliminare lo strato corneo e le cellule morte stimoleranno la rigenerazione cellulare. Acidi come il Glicolico e il Salicilico tenuti in posa sulla pelle per qualche minuto, miglioreranno la grana cutanea liberando anche i pori dalle scorie. Ma questo non sarà mai sufficiente se non riequilibreremo allo stato ottimale la superficie epidermica con sostanze ricche di vitamine, in particolare la Vitamina E, amica dell’idratazione e dal suo potente potere antiossidante.
Perciò, la Skinification ha rappresentato un punto di svolta in tutto il settore cosmetico, integrando le metodologie avanzate della skincare nei rituali di bellezza quotidiana. Questo approccio innovativo, trainato dalle richieste di mercato intergenerazionale, migliora l’esperienza di bellezza rendendo più veloce e vantaggiosa, ridefinendo i paradigmi tradizionali della bellezza. Con un’enfasi crescente sulla salute e sulla sostenibilità, la Skinification è destinata a influenzare le future tendenze settore e ci suggerisce come il consumatore sia focalizzato sull’importanza di una preparazione meticolosa, ma snella, e di una conoscenza approfondita ma autentica. Le estetiste, si devono armare di competenze approfondite, sempre più specifiche e di capacità adattive alle nuove tendenze, assumendo un ruolo cruciale nell’orientare tutti i consumatori verso un approccio alla bellezza più consapevole e responsabile: i trend come questo si traducono in aspettative, in norme non scritte, ed il futuro sarà to care non to cover.
Crediti immagini: Ph. Massimiliano Bolcioni, Mua: Matilde Caprilli