Di Bernardo Franco Cerisola Presidente F.A.B.I.P.
In momenti come questi che stiamo vivendo tutti noi, ci è risultato molto difficile trovare un argomento su cui scrivere alcune note e commenti. Ci ha tolto da questo stato di nebbia mentale la commissione europea con il comunicato stampa del 3 aprile 2020.
Il primo passo verso il rinvio dell’applicazione del regolamento sui dispositivi medici MDR 745/2017 è stato fatto il 25 marzo, quando la Commissione stessa ha presentato la richiesta di deroga di un anno della data di applicazione, accettata dal Parlamento e al Consiglio dei Ministri pochi giorni fa. Lo scopo è quello di alleggerire la pressione della autorità nazionali, degli organismi notificati, ma soprattutto dei produttori italiani in questo momento di grande impegno a fronteggiare l’emergenza COVID-19.
Ecco i seguito un estratto del comunicato stampa del 3 Aprile 2020: La Commissione europea ha adottato oggi una proposta per posticipare di un anno la data di applicazione del regolamento relativo ai dispositivi medici in modo da consentire agli Stati membri, alle istituzioni sanitarie e agli operatori economici di dare la priorità alla lotta contro la pandemia del coronavirus. Tale decisione tiene conto delle sfide senza precedenti create dalla pandemia del coronavirus e della necessità di una maggiore disponibilità di dispositivi medici di vitale importanza in tutta l’UE, continuando nel contempo a garantire la salute e la sicurezza dei pazienti fino a che la nuova legislazione non sarà applicabile. La proposta necessita del pieno sostegno del Parlamento europeo e del Consiglio mediante una procedura di co-decisione accelerata.
Questo significa che il nostro comparto avrà un ulteriore anno di tempo per ottenere la certificazione di conformità, a quanto richiede il nuovo regolamento, delle apparecchiature ricadenti in quelle identificate nell’allegato XVI (MDR745/2017). Manca ancora la pubblicazione delle specifiche comuni che dovrebbe avvenire tra Aprile e Giugno 2020, quindi ci auguriamo a breve. Devo ammettere che in questo nuovo drammatico contesto l’argomento Regolamento e le sue molteplici implicazioni, al centro di ogni discussione e riunione sino a circa 40 giorni fa, ora, pur mantenendo la sua oggettiva importanza, non è più al centro dei pensieri degli addetti ai lavori del comparto delle apparecchiature dell’estetica professionale.
La drammaticità e l’incertezza del futuro sono ora gli aspetti predominanti dei nostri pensieri. Ma sono proprio questi i momenti in cui, con maggior forza d’animo, deve prevalere la razionalità, il senso del dovere e le azioni mirate in vista della ripartenza. La forzata inattività deve essere quindi impegnata positivamente a pensare al futuro prossimo, a come farci trovare preparati a ricominciare, in uno scenario che sarà sicuramente molto diverso da quello in cui eravamo abituati a lavorare, dove gli operatori del benessere e delle bellezza, oltre che assumere un ruolo importante, dovranno adottare sistemi di sicurezza adeguati per proteggere se stessi e la propria clientela, in un’ottica di “contatto umano” differente.
Ora è il tempo dello studio e delle idee nuove. Ora è il tempo delle analisi e delle alternative innovative, creative e fuori da ogni schema. Non è tempo di rimpianti, del panico e della depressione, presto dovremo ripartire, facciamoci trovare preparati come è nel nostro “stile” di vita imprenditoriale. Le difficoltà di ogni genere che stiamo affrontando in questi momenti, pur assolutamente non sottovalutabili e imprevedibili, non debbono essere una giustificazione a non agire, né essere viste come un ostacolo insormontabile, ma anzi, è necessario mettere in campo energie positive, nuove idee e progetti più consapevoli. Deve prevalere l’obiettivo di ricominciare con nuova energia e nuove strategie. Ce la dobbiamo fare e, anche questa volta, ci riusciremo.