di Rosanna Bassi
All’interno dei centri estetici i rischi di infezione sono molteplici e la sterilizzazione è una delle fasi più importanti durante i trattamenti.
Microscopiche lesioni, infatti, rappresentano un punto di entrata per virus e batteri capaci di infettare il cliente del centro, come i virus dell´epatite di tipo B e C, alcuni tipi di stafilococco, funghi, ecc. Per questo motivo adottare un sistema di sterilizzazione sicuro e certificato è fondamentale per mettere al riparo operatori e clienti del centro estetico dalle infezioni e dalle problematiche che possono generare.
Il testo unico della legge sulla sicurezza sul lavoro (art. 4 D.LGS 81-2008) impone di rispettare il principio di fattibilità tecnologica, secondo il quale “le misure di prevenzione e protezione devono essere periodicamente aggiornate allo stato della scienza e della tecnica più evolute”. Non c’è dubbio che la sterilizzazione con l’autoclave sia il metodo più efficace per eliminare al 100% tutti i microrganismi presenti sugli strumenti di lavoro. Il funzionamento dell´autoclave si basa sul vapore acqueo, il quale, sotto l´effetto di alte temperature e sotto diverse pressioni, è capace di sterilizzare completamente gli strumenti.
Attualmente esistono tre diverse classi di autoclavi: classe N, classe S e classe B. La più alta è la classe “B“ (big small sterilizers) che, pur avendo dimensioni ridotte, vanta le prestazioni più elevate.
Con l’autoclave di classe B, può essere sterilizzato qualunque tipo di carico, dagli strumenti in metallo sia sfusi che imbustati, ai corpi cavi, ai materiali porosi. Il vapore, infatti, entra in contatto con tutte le superfici, esterne e interne, eliminando ogni microrganismo. Date le caratteristiche di questa classe e i livelli di efficienza e sicurezza previsti dalla normativa, l’autoclave di classe B è la scelta più opportuna per un centro estetico.