di Daniela Morandi
Cominciamo a chiarire cosa intendiamo per “peso”. Il peso che noi leggiamo sulla bilancia è dato dalla somma di massa grassa e massa magra di una persona.
La massa magra, composta dalle ossa, dagli organi, dai muscoli e dai liquidi, è quella che “incide” maggiormente sulla bilancia, soprattutto a causa del rapido transito dei liquidi. Faccio un esempio: un maratoneta che corre per ore, alla fine avrà una variazione di peso notevole causata soprattutto dalla perdita di liquidi.
Tale perdita, anche se la bilancia sarà notevolmente scesa, non può essere definita un dimagrimento, tanto che nel giro di poco tempo, tale peso perso verrà recuperato grazie alla reidratazione.
La massa grassa invece è costituita dallo strato di “gommapiuma” che riveste il nostro corpo e ha anche il compito di proteggerlo da eventuali traumi provenienti da incidenti.
La massa grassa incide molto meno sulla bilancia, mentre influisce sulle taglie che noi indossiamo. Per perdere massa grassa serve più tempo rispetto a quanto detto per i liquidi: è vero anche che per riacquistare la massa grassa persa, ci si mette più tempo di quanto ci si impieghi a riacquistare il peso perso a carico dei liquidi.
Diventa evidente che quando “dimagriamo” sia necessario analizzare COSA stiamo perdendo.
Acqua? Grasso? Per capire questo non basta pesarsi, ma è necessario calcolare la variazione delle 2 masse prima di seguire una strategia nutrizionale e dopo almeno 4 settimane dall’inizio. Se si segue una dieta senza una adeguata personalizzazione e senza essere monitorati, è spesso facile incappare in rapide perdite di peso, che però il più delle volte sono a carico della massa magra e poco di quella grassa.
La stessa cosa succede quando ci imbattiamo in diete “estreme”: troppo alte in proteine, troppo basse in carboidrati, troppo alte in grassi e troppo basse in carboidrati, troppo basse in calorie etc. Questo avviene perchè attivare il corretto meccanismo di consumo del grasso senza ricadere nella trappola della perdita della massa magra, non è così semplice. La strategia Nutrizionale Zona, che DEVE essere personalizzata, permette di “attaccare” la massa grassa, garantendo un reale cambiamento nella forma del corpo che si rimodella e che permane nel tempo. Serve però competenza, esperienza e soprattutto grande precisione nel bilanciamento dei macronutrienti.