Il massaggio è un’esperienza sensoriale che coinvolge corpo e mente, trasformando ogni tocco in un momento di benessere profondo che amplifica le emozioni, grazie alle essenze capaci di evocare ricordi e sensazioni indimenticabili. Il massaggio è vita perché restituisce il tempo, regalando armonia e rilassamento attraverso il potere del tatto e delle fragranze.

Parliamo con Ivan Conversano – Fondatore e presidente EMA European massage Association.
Negli ultimi anni ha avuto grande impatto nel nostro settore l’avvento dei rituali: in tantissimi centri e accademie specializzate vengono promossi e proposti corsi o percorsi di benesssere con rituali – orientali e occidentali. Questa richiesta da parte dell’utente finale dimostra come, nell’era moderna, vi sia una forte necessità di tornare e di ricercare un trattamento in grado di rievocare in noi una sensazione di benessere, di pace e di ritorno a una reale connessione con noi stessi, anche attraverso le essenze che scegliamo di utilizzare durante il rituale. Se guardiamo alle differenti offerte presenti sul mercato, si denota chiaramente come questi percorsi di bellezza e benessere siano molto spesso confinati solo alla sfera dei trattamenti corpo.
I clienti arrivano nel nostro studio, molto spesso, solo per fare un percorso anticellulite, rimodellante o drenante, ma sotto questo aspetto apparentemente superficiale si cela un reale bisogno di accettarsi, di guardarsi allo specchio e riuscire a sostenere l’immagine riflessa.
È veramente così? Avendo fatto dei rituali una pratica quotidiana da ormai oltre 20 anni – quando ancora non era particolarmente di moda questo approccio alla bellezza molto più olistico – ho avuto modo e tempo di approfondire personalmente e studiare diverse tecniche attraverso la pratica: eseguendo oltre 11.000 percorsi ho concreta mente approfondito il tema della ritualistica in ogni aspetto, dall’approccio corretto e personalizzato, all’ambiente dove scegliere queste pratiche nel quale il profumo ricopre un importante fattore sensoriale, fino a comprendere appieno il lavoro manuale e mentale che l’operatore deve mettere in campo.
Attraverso il profumo possiamo anche cambiare, scoprendo il mondo che ci circonda, ma anche quello dentro di noi
Dopo questa lunga premessa, in cui ci tenevo a spiegare il ruolo del massaggio oltre la pratica manuale, arriviamo quindi al tema centrale di questo articolo, ovvero il ruolo che ha l’ambiente nel quale si eseguono le partiche olistiche, in particolare, quello del profumo che deve essere scelto dall’operatore in maniera accurata, mai invadente. Come ben sappiamo, il profumo ha migliaia di anni di storia, e il mondo che ci circonda è una sinfonia di profumi, un ricco campo di aromi che evocano emozioni, ricordi e identità culturali, perfetti da inserire in un percorso olistico con lo scopo di risolvere gli inestetismi, ma anche ideale per riconciliare corpo e mente.
Scegliere di utilizzare un specifica fragranza all’interno dei rituali, permette di conciliare e celebrare la vita, riportando alla memoria il passato e imprimendo nella mente, per sempre, questo momento L’approccio alla ritualistica in cabina attraverso anche il profumo non è “solo” fare un trattamento sensoriale e naturale, ma è anche l’opportunità per la persona di cambiare, scoprendo un nuovo modo esperienziale di raggiungere nuovi traguardi che riguardano sì il motivo per cui ci hanno contattato, ma anche una maniera silenziosa e piacevole di lasciare andare o comprendere meglio tutte quelle emozioni che troppo a lungo si sono lasciate inespresse; barriere alzate per difenderci e correlate al disagio. Permettendo di acquisire la possibilità di chiudere alcune porte e aprire un nuovo ciclo, sicuramente più funzionale, più vero, più coerente.