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L’oncopodocuria

di Angela Noviello

“Mai smettere di imparare” dovrebbe essere una vera e propria filosofia di vita e per tutti i professionisti che lavorano con le persone, questo è particolarmente vero. Cosa è l’oncopodocuria e perchè è così importante?

L’approccio globale alla cura del piede consente di ottenere un conforto sulle degenerazioni epidermiche e ungueali, porta ad un miglioramento della deambulazione e a un conseguente migliore scarico delle tensioni muscolari e dei dolori articolari.

Partendo dal presupposto che non si debba mai smettere di imaparare, il 1° aprile presso il Centro Diagnostico Italiano, con il patrocinio di A.N.D.O.S. (l’Associazione Nazionale delle Donne Operate al Seno), si è tenuto il corso di aggiornamento OTI Oncology Esthetics . Diversi professionisti hanno trasmesso la loro pluriennale esperienza al corso, hanno affrontato tematiche varie ed innovative con l’obiettivo di trasmettere un sapere non solo teorico ma anche pratico. 

Ma cosa è l’Oncopodocuria?

Tra gli argomenti affrontati, ha riscosso particolare interesse e coinvolgimento l’“ Oncopodocuria ”: il termine “ Podocuria ” nasce dal suffisso greco Po dos che significa piede e Curia ovvero cura, intesa come prendersi cura, coccolare, abbellire, massaggiare. I centri di Podocuria seguono le tecniche del Professor Ivano Burello, inventore del metodo che permette di non negare un approccio di presa in carico del benessere delle estremità, anche durante i vari stadi della malattia oncologica , dal pre-terapia al follow-up.

L’intervento dell’ estetista oncologica , a sua volta, ha determinati cardini: primo fra tutti non nuocere, non recare danno; a cui segue la personalizzazione dell’intervento, lavorare in un’ottica di prevenzione e finalizzare gli interventi al ripristino fisiologico della pelle, come ci ricorda durante il corso di aggiornamento la sig.ra Giovanna Buratti, Magister del metodo Podocuria. Per essere coerenti alla prima regola, l’estetista ha il dovere di rispettare scrupolosamente tutte le norme di sterilizzazione e igiene che garantiscano la totale sicurezza dei pazienti, dall’utilizzo di autoclave allo scrupoloso uso dei guanti. In secondo luogo, l’educazione all’osservazione e al ragionamento è fondamentale e dovrebbe portare a produrre un protocollo personalizzato per ogni utente.

La raccolta delle informazioni relative al percorso di cura, i principi di trattamento acquisiti durante il percorso formativo OTI Oncology Esthetics sono altresì complementari al metodo Podocuria. Un connubio che implementa il sapere e spinge verso una cultura sempre più ampia. Inoltre, conoscere l’origine delle manifestazioni epidermiche ed ungueali permette una gestione sicura delle stesse, come sottolinea la sig.ra Buratti. Attraverso questo sapere, l’estetista certificata OTI dovrebbe diventare un vero e proprio punto di riferimento , sia per la persona in cura per una patologia oncologica sia per i famigliari affinché vengano adottate le corrette norme igienico-estetiche quotidiane. In quest’ottica di “guida verso il benessere quotidiano” assume un ruolo primario la valutazione della calzatura : educare l’utente alla scelta della scarpa, quale responsabile primaria di distrofie ungueali e ipercheratosi, resta uno dei punti fermi nel metodo Podocuria. L’obiettivo specifico di tale metodo è l’utilizzo del trattamento del piede come strumento per riarmonizzare un organismo sofferente.

L’approccio globale alla cura del piede consente di ottenere un conforto sulle degenerazioni epidermiche e ungueali (arrivando spesso al totale ripristino fisiologico), porta ad un miglioramento della deambulazione e ad un conseguente migliore scarico delle tensioni muscolari e dei dolori articolari ; comporta un miglioramento dell’umore e della qualità del sonno e last but not least, genera una rinnovata spinta a prendersi cura anche dei dettagli nascosti, talvolta tralasciati perché ritenuti fonte di imbarazzo.

L’aggiornamento e la formazione continua permettono alle estetiste certificate OTI di conoscere modalità e tecniche di intervento evolute per contribuire a migliorare la qualità di vita delle persone in cura per una patologia oncologica e la soddisfazione che si prova a regalare momenti di benessere e serenità è sicuramente impagabile.