Quest’anno si è svolto, presso Abano Terme, il secondo Yumi’s Got Talent, l’evento che ha come obiettivo quello di valorizzare le competenze delle operatrici e diffondere la cultura della bellezza al naturale. Questi valori sono da sempre linee guida che sottendono al successo del brand Yumi nel mondo e sono le stesse motivazioni che hanno spinto, Ennio Cilento, CEO Fidest Italia, a ideare questa iniziativa: una sana competizione e un costruttivo confronto che porta ad una crescita professionale delle Yumician, ovvero le operatrici qualificate che lavorano in italia con il brand Yumi e tutti i suoi trattamenti. Due le gare: Yumi Lashes e Yumi Brows, il trattamento professionale per le sopracciglia. La competizione della laminazione ciglia si è tenuta la mattina del 18 settembre ed è stata articolata in due turni di lavoro nei quali le concorrenti hanno dovuto realizzare un lavoro Yumi Lashes, mentre la competizione di laminazione sopracciglia si è tenuta nel pomeriggio, sempre secondo due turni di lavoro nei quali le concorrenti hanno realizzato un lavoro Yumi Brows sulle modelle. Il risultato finale è stato valutato a punteggio da una giuria composta da tutto il Team di Master Trainer di Yumi Beauty Italia.
FARE BENE, PER FARE DEL BENE
Competizione, passione e grande cuore. Yumi Italia, oltre ad aver organizzato Yumi’s Got Talent, quest’anno ha aderito a un’importante campagna di sensibilizzazione e sostegno a tutte le donne che nella loro vita devono combattere il cancro al seno. Il progetto Nastro Rosa promosso da Yumi Italia supporta la ricerca AIRC proprio in ambito di ricerca e sviluppo delle cure per il cancro al seno: gli istituti che aderiscono a questa campagna doneranno 3 euro per ogni trattamento Yumi Lashes o Yumi Brows, mentre l’azienda verserà come da contratto con AIRC 25 euro su ogni kit trattamento riordinato dalla professionista. Un grande impegno quello di Yumi Italia, che vede non solo l’azienda, ma anche tutte le professioniste Yumi impegnate in un progetto che coinvolge tutte le donne, clienti e no, a sensibilizzare più persone possibili in merito a questa tipologia di cancro, che ogni anno colpisce 1 donna su 8.
