In un contesto formativo dedicato all’estetica professionale focalizzato su tecniche manuali e conoscenze scientifiche, si rischia di trascurare un aspetto cruciale: le competenze umanistiche, ovvero l’importanza di formarsi anche sulla cura della persona. Ne parliamo con Ilaria Mereu, CEO di About Aesthertics.
Dall’empatia alla comunicazione, dalla sociologia alla gestione emotiva, le estetiste devono sviluppare abilità che permettano di creare connessioni autentiche con i clienti, aprendo la strada a una relazione di fiducia Nel settore dell’estetica, la formazione ha sempre rivestito un ruolo cruciale. Le estetiste, oggi più che mai, investono tempo e risorse in corsi tecnici e professionali su cosmetologia, chimica e tecniche avanzate di trattamento. E questo è fondamentale: essere competenti sugli aspetti scientifici è essenziale per operare con sicurezza e offrire qualità. Tuttavia, vorrei portare l’attenzione su un altro aspetto della formazione, spesso trascurato, ma altrettanto vitale: quello umanistico. Le competenze umanistiche, spesso relegate in secondo piano rispetto a quelle tecniche, sono fondamentali perché, in fondo, cosa significa essere estetista oggi? Si tratta anche di prendersi cura della persona nella sua totalità. Il bisogno iniziale espresso dalla cliente deve diventare il punto di partenza per una riflessione più ampia e consapevole. Questa apertura richiede competenze che vanno oltre la conoscenza della pelle, del fototipo o della struttura del pelo: è necessario avere una visione d’insieme, che abbracci l’aspetto emotivo, psicologico e relazionale della persona
L’IMPORTANZA DELLE COMPETENZE UMANISTICHE
Pensiamo a un aspetto cruciale come la capacità di empatizzare. Saper riconoscere e rispondere ai bisogni dei clienti non è solo una questione di trattamento tecnico, ma anche di ascolto attento, di comprensione delle loro aspettative, paure, e desideri. Le persone non cercano solo un servizio, ma un’esperienza. È qui che entra in gioco l’importanza delle soft skills, quelle competenze trasversali che permettono a un’estetista di fare la differenza nel modo in cui si relaziona con i clienti.
SOCIOLOGIA E PSICOLOGIA: CAPIRE LA PERCEZIONE DELLA BELLEZZA
Un percorso formativo che includa la sociologia è cruciale. Non è più sufficiente seguire semplicemente le tendenze della moda o del beauty; bisogna comprendere il contesto sociale che le genera. Viviamo in una società in cui la bellezza è un concetto fluido e mutevole, influenzato da fattori culturali, generazionali e sociali. Le diverse fasce di pubblico percepiscono la bellezza in modi differenti: ciò che una cliente giovane cerca in un trattamento può essere radicalmente diverso da ciò che desidera una cliente più matura. Capire i costrutti sociali che plasmano queste percezioni è essenziale per offrire servizi che risuonino con la clientela. Allo stesso modo, avere nozioni base di psicologia permette all’estetista di andare oltre la superficie. Avere la capacità di intuire ciò che il cliente non dice esplicitamente, ma che si riflette nelle sue espressioni, atteggiamenti e parole, può trasformare l’esperienza di un trattamento in un’occasione per costruire una relazione di fiducia a lungo termine.
COMUNICAZIONE EFFICACE: IL LINGUAGGIO CHE CONTA
Comunicare in modo efficace non significa semplicemente parlare correttamente. Esiste un livello più profondo che può fare la differenza: il concetto di priming linguistico, ad esempio, aiuta a comprendere quali parole, toni e modalità espressive attivano una risposta positiva nel cliente. L’uso consapevole dei livelli linguistici può creare quella sensazione di connessione autentica, essenziale per una fidelizzazione duratura. Inoltre, saper ascoltare in maniera attiva consente di far emergere i bisogni latenti dei clienti, quelli che magari non sanno nemmeno di avere fino a che non vengono messi nelle giuste condizioni per esprimerli. Per questo è fondamentale che le estetiste investano anche in un approccio alla comunicazione che miri a una comprensione profonda dei bisogni del cliente. Nel settore dell’estetica professionale, le vendite nel retail sono statisticamente molto basse rispetto ad altri canali, proprio perché i percorsi formativi tendono a concentrarsi troppo su come vendere. Tuttavia, la vendita è solo il processo conclusivo di un percorso più ampio, legato al gap selling. Se non riesco a instaurare una relazione autentica con la persona, a comprendere i suoi reali bisogni e a far sì che si affidi a me per un progetto personalizzato, diventa complesso convertire l’interesse del cliente in un acquisto consapevole. La chiave, prima di tutto, sta nel comprendere come relazionarsi e creare fiducia
LE COMPETENZE TRASVERSALI: GESTIRE IL PROPRIO STATO EMOTIVO
Lavorare a stretto contatto con il pubblico richiede un notevole dispendio di energie emotive. Essere sempre sorridenti, disponibili e positivi non è facile, soprattutto nelle giornate in cui lo stress può prendere il sopravvento. Tuttavia, questa capacità è un prerequisito fondamentale, poiché i clienti si aspettano di essere accolti da persone che trasmettono serenità e benessere – un bisogno implicito che diventa ancor più cruciale in un contesto come quello dell’estetica, dove promuovere il benessere è parte integrante del servizio. Uno dei motivi principali per cui i consumatori abbandonano un brand è il fatto di non sentirsi a proprio agio, spesso perché percepiscono un ambiente poco accogliente o professionisti che non sorridono. Per questo, la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni è un’abilità imprescindibile. Corsi specifici in cui si allena l’intelligenza emotiva, per esempio, insegnano a identificare e controllare le proprie reazioni, mantenendo quell’equilibrio essenziale per creare un ambiente di lavoro sereno e accogliente.
LEADERSHIP E TEAMWORK: NON SOLO ESTETISTE, MA LEADER
Un’ulteriore skill trasversale che non va sottovalutata è la leadership. Anche per chi non gestisce direttamente un team, sviluppare la capacità di leadership è un valore aggiunto. Essere in grado di prendere decisioni rapide, di affrontare problemi in modo strategico e di comunicare in modo efficace e autorevole con i collaboratori e i clienti fa parte di quel set di abilità che distinguono una professionista di successo. Parlando di leadership, non si tratta solo di saper dirigere un istituto e di far quadrare i conti, ma di essere un punto di riferimento per i clienti; un esempio di professionalità e competenza che ispira fiducia. Posso avere le abilità e le conoscenze scientifiche più approfondite del mondo, ma se mi mostro remissiva, se non riesco a trainare con il mio atteggiamento, o se il mio linguaggio verbale e non verbale non trasmettono autorevolezza, le persone non percepiranno appieno il mio valore professionale. In altre parole, è fondamentale che il cliente riconosca l’expertise della professionista non solo attraverso le tecniche applicate in cabina, ma anche attraverso il suo atteggiamento e la maniera in cui comunica. Oltre a ciò, è importante ricordare che la leadership non è una qualità rigida né si riduce a esercitare controllo o coercizione. Secondo Daniel Goleman, esistono diversi stili di leadership, come quella emotiva, affiliativa o democratica, che possono essere adottati a seconda della situazione e della propria personalità. La formazione può aiutare le professioniste dell’estetica a sviluppare una consapevolezza di questi stili e a comprendere quale approccio adottare nei diversi contesti.
PERCHÉ INVESTIRE NELLA FORMAZIONE UMANISTICA?
L’ estetista moderna non può più limitarsi a percorsi formativi che riguardano solo gli aspetti tecnici e scientifici, perché il mondo della bellezza è fatto di persone. La tecnica è senza dubbio il pilastro della professionalità di un’estetista, ma le competenze relazionali sono altrettanto fondamentali. Quando pianifichi il tuo calendario di formazione annuale, non dimenticare di inserire corsi di sociologia, psicologia, comunicazione e gestione delle emozioni. Perché padroneggiare le tecniche è importante, ma è la capacità di comprendere e interagire con le persone che trasforma una professionista come te in un vero punto di riferimento nel mercato. Ricorda: la tecnica apre la porta, ma è l’umanità che fa restare il cliente.