Di Paolo Siragusa
I prodotti solari sono considerati i cosmetici skincare più tecnici e complessi; la loro messa a punto impegna notevolmente l’intera filiera produttiva: dallo sviluppo delle materie prime alla realizzazione di una formulazione efficace e sicura.
INTRODUZIONE
Esistono diversi aspetti quando parliamo di cosmetico solare che riguardano il profilo tossicologico da un lato e le tendenze del mercato relative agli aspetti di sostenibilità e di rispetto per l’ambiente acquatico dall’altro. Tutti questi fattori rendono la formulazione di un cosmetico solare complessa e critica, richiedendo competenze trasversali al fine di soddisfare le aspettative dei vari mercati e proponendo soluzioni adeguate. A rendere il compito ancora più complesso sono le molteplici differenze di inquadramento regolatorio del prodotto solare tra i vari Paesi: mentre in Europa il prodotto solare è considerato un cosmetico e segue i canali di vendita comuni, negli Stati Uniti il prodotto solare è un OTC (Over The Counter, farmaco da banco). Lo sviluppo di un prodotto solare sottolinea l’estrema importanza di soddisfare due requisiti fondamentali quali efficacia e sicurezza, fattori che in un prodotto solare sono sovrapponibili: sicuro se è efficace ed è efficace se è sicuro. Alla pari di tutti i prodotti cosmetici, anche il solare non manca di essere “pesato” dal punto di vista della sua sostenibilità ambientale. Di recente sono stati messi sotto la lente di ingrandimento alcuni filtri foto-protettivi, forse responsabili di alterazione dell’ecosistema marino e altri per la loro scarsa dermo-compatibilità, anche se normalmente utilizzati fino ad oggi. Considerata la vastità dell’argomento questo articolo si pone l’obiettivo di introdurre i principali filtri organici (o chimici) in quanto ingredienti necessari per lo sviluppo di prodotti di indiscussa efficacia, ma che richiedono di essere correttamente combinati
FILTRI CHIMICI O ORGANICI
I filtri solari chimici sono molecole organiche in grado di assorbire la radiazione elettromagnetica che cade nell’ultravioletto (290-400nm) e si suddividono in filtri chimici UVB (290-320 nm) e filtri chimici UVA (320400nm) in base alla specifica regione di assorbimento. Per i filtri UVB (B= Burning), ingredienti che proteggono principalmente dalle scottature, esiste una scelta piuttosto ampia; per le radiazioni UVA (A= Aging) i filtri specifici che difendono dalle radiazioni responsabili dell’invecchiamento cutaneo, la scelta è invece decisamente ristretta. Una corretta formulazione di un prodotto solare contiene un preciso rapporto tra filtri UVA e UVB, che ne garantisce sicurezza ed efficacia e che è accertato dal simbolo UVA cerchiato.
L’ETICHETTA DEL SOLARE
Il solare rappresenta un dipinto in cui tutti i colori trovano un perfetto e unico bilanciamento cromatico. Se tutti gli ingredienti sono organizzati in un modo coerente, favorendo la sinergia tra le singole parti, ecco che il solare risulterà un prodotto sicuro ed efficace, risultato di un approccio tecnico estremamente preciso. Quando si “affronta” l’etichetta di un prodotto solare è utile porre l’attenzione su alcuni punti:
1) Combinazioni di filtri utilizzati (in un’ottica di fotostabilità)
2) Presenza di opportuni emollienti per una adeguata dispersione dei filtri lipofili
Leggi anche la storia di copertina del nuovo numero di Mabella
Combinazione dei filtri utilizzati
Tra i filtri a maggiore efficienza ce ne sono alcuni che necessitano di essere foto-stabilizzati mediante opportune combinazioni: un esempio è l’Avobenzone che deve sempre essere abbinato ad un suo stabilizzante. Quando in etichetta è presente l’ingrediente Butyl Methoxydibenzoylmethane (Avobenzone filtro UVA) è doveroso trovare almeno uno dei suoi foto-stabilizzatori quali Octocrylene e/o BEMT e/o Butyolctylsalicilate. Nel caso di questo filtro, è noto come invece l’abbinamento con Ethylhexyl Methoxycinnamate sfavorisca la sua foto-stabilità, risultando un abbinamento sconsigliato. Vi sono altri filtri UVA come il DHHB che sono fotostabili, ma l’Avobenzone, se stabilizzato, è un filtro UVA molto potente ed efficiente.
Leggi anche l’articolo di Mirco Bertolani Tutto il bello del sole
Scelta degli Emollienti
Essendo la maggior parte dei filtri chimici polveri liposolubili, la scelta degli emollienti influenza l’efficacia del prodotto, in quanto concorrono ad assicurare un’ottima dispersione dei filtri nel formulato. Ciò consente di evitare fenomeni di cristallizzazione che inficerebbero la protezione solare nel tempo, rendendolo non sicuro. Riportiamo nella tabella i principali emollienti per la solubilizzazione dei filtri chimici: