a cura di Sofia Rattà
Uno dei disturbi che comunemente lamentano le donne in menopausa, e non solo, è una indesiderata sensazione di secchezza nelle aree intime. Vediamo insieme le cause e come intervenire.
La secchezza vaginale è generata da una serie di cause sia di origine fisiologica, ma talvolta anche psicologica. A prescindere dalla causa, fortunatamente oggi esistono molti rimendi per affrontare e talvolta risolvere questo disturbo. Come sempre un approccio tempestivo e multidisciplinare è fortemente raccomandato e più efficace.
Gran parte delle donne che sperimentano questo disturbo sono in menopausa: il muco vaginale, particolarmente sensibile al calo delle secrezioni ormonali degli Estrogeni, perde la sua elasticità a causa della riduzione di Collagene e tessuto adiposo. Il fastidio tende ad aumentare con il tempo accompagnato talvolta da irritazioni, bruciore, possibili infezioni e problemi di minzione.
Oltre che dalla menopausa la secchezza vaginale può essere favorita anche da trattamenti chemioterapici o radiologici conseguenti a patologie oncologiche. Può inoltre verificarsi in seguito a patologie autoimmuni.
Una diagnosi corretta necessita una visita con uno specialista in ginecologia che sarà in grado di prescrivere il trattamento più indicato in modo personalizzato. In medicina si trova una buona soluzione al problema con la prescrizione di trattamenti ormonali sostitutivi, ma anche attraverso l’uso di trattamenti topici a base di Estradiolo, Acido Ialuronico come ovuli vaginali, gel, anelli e creme specifiche. In alternativa prodotti quali lubrificanti e/o idratanti vaginali a base di Vitamina E possono ridurre i sintomi, ma solo ed esclusivamente temporaneamente, ovvero durante l’utilizzo.
Nei casi più severi, oggi, potrebbe essere indicato anche l’uso del laser a radiofrequenza.
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