Voglia di vedersi e sentirsi piú belle. Percezione distorta dell’immagine estetica o malattia? Cosa è l’inestetismo?
L’immagine estetica ai nostri giorni, si sa, è molto importante.
Tra molti giovani e non, è cresciuta la convinzione che solo le persone belle, o meglio, più vicine ad alcuni standard di bellezza, possano avere maggiore successo nella vita.
La bellezza, invece, non ha standard precisi, né tanto meno indicazioni assolute. Ciò che è armonico è bello ed è proprio questo il risultato che chi si rivolge ad un’estetista dovrebbe ottenere.
Ritrovare l’armonia tra corpo e mente attraverso un trattamento che diventa un vero rituale di benessere e relax, riappropriarsi della luminosità dell’anima con un soin viso che regala luce ad una pelle spenta, ripristinare la vitalità semplicemente applicando uno smalto colorato, oppure un rossetto del colore desiderato, sono momenti che assumono grande importanza.
L’inestetismo svelato o confidato deve essere interpretato…
È comunque una richiesta di attenzione che può significare semplicemente voglia di sentirsi ascoltati e coccolati, talvolta è una richiesta di aiuto per ritrovare un equilibrio, per far pace con se stessi.
Talvolta capita che a fronte di frustrazioni, il nostro cliente tenda ad inseguire il sogno di diventare o somigliare a qualcun altro modificando il corpo e la propria immagine nella convinzione che il nuovo sia maggiormente apprezzato e considerato.
A ragione o torto, bisogna comunque capire questo stato d’animo ed essere in grado di rispondere consigliando la persona e indirizzandola a corretti trattamenti.
Ma l’inestetismo può presentarsi come conseguenza di qualche disfunzione metabolica o di una patologia non accertata, oppure come semplice “difetto” che crea disagio.
L’inestetismo ha tante sfaccettature ed è per questo che non bisognerebbe mai fermarsi alle apparenze. Le estetiste con esperienza sanno che la persona che si rivolge a loro per uno specifico inestetismo sta cercando un modo per migliorare il proprio aspetto, un consiglio per una soluzione che possa essere immediata, che la aiuti a sentirsi bene e bella nei “propri panni”, che le restituisca fiducia e serenità.
A tal proposito credo sia di fondamentale importanza la collaborazione con specialisti della medicina.
Infatti quando il lavoro dell’estetista non basta, è importante guardare nella direzione di trattamenti di medicina estetica. Questo non sminuisce in alcun modo l’operato e la funzione dell’estetista, ma la eleva a un ruolo consulenziale che certamente ne qualifica la figura.
Grazie alla formazione e ad un’adeguata conoscenza della materia, l’estetista, nella sua esperienza professionale, sviluppa notevoli capacità di ascolto e di osservazione che vanno ben oltre il semplice sentire e guardare.
Queste abilità le permettono di essere affidabile non solo perché è in grado di effettuare un buon massaggio, utilizzare un’apparecchiatura per l’estetica professionale sofisticata o applicare un cosmetico funzionale, ma anche perché è capace di entrare in empatia con il cliente e comprenderne le sensibilità.
Per questo è proprio lei l’assistente ideale per un medico estetico. Affinché si possa realmente trovare la migliore soluzione per far fronte a un inestetismo e al disagio che esso comporta è fondamentale stabilire una buona rete di collaborazione e di scambio fra medico ed estetista, rispettando limiti e competenze di ognuno.
Solo in questa direzione si può difendere il ruolo sociale dell’estetista. Solo così non si lascia spazio all’improvvisazione e al “fai da te” che, troppo spesso, rappresenta un pericolo per la salute.