Uno dei trattamenti più richiesti presso uno studio di dermopigmentazione è il trucco permanente alle sopracciglia. Cosa bisogna sapere? Le sopracciglia sono un elemento fondamentale, probabilmente il più importante, degli elementi del viso. Ciò ci viene insegnato dal teatro e dal lavoro svolto dai truccatori teatrali, che intervengono proprio sulle sopracciglia per attribuire caratteristiche caratteriali ai vari personaggi.
Il sopracciglio è un elemento primario, su cui i truccatori lavorano per modificare il linguaggio non verbale degli attori. Se, ad esempio, entrasse sul palco una strega cattiva e non dovesse recitare alcuna battuta, per far sì che tutti, anche gli spettatori lontani dal palco, capiscano che si tratta di una personaggio cattivo, sicuramente il sopracciglio sarebbe molto sottile e alto nella parte esterna. Questo esempio serve a capire l’importanza del ruolo delle sopracciglia per l’equilibrio del viso.
Le persone che desiderano sottoporsi al trucco permanente alle sopracciglia si dividono in due categorie: chi decide per motivi estetici, chi per motivi “medici”.
Molte donne decidono di modificare le proprie sopracciglia naturali per migliorare il proprio aspetto estetico, perfezionando la forma e il riempimento di questo elemento primario del viso. Sono donne attente al proprio aspetto fisico, che mirano alla “perfezione”.
Molte persone, invece, in questo caso donne e uomini, si rivolgono al dermopigmentista poiché hanno perso le sopracciglia a causa di alcune patologie, molto spesso l’alopecia. Sono persone che non intendono migliorare o perfezionare il proprio aspetto estetico, ma recuperare un elemento fondamentale del proprio viso che hanno perso (totalmente o in parte) per problemi di salute.
Il risultato è lo stesso, ma la motivazione che spinge queste due “categorie” di clienti ad effettuare il trattamento è diversa.
La prima seduta di trucco permanente è sempre preceduta da una consulenza con l’operatore, durante la quale quest’ultimo non si limita a fornire tutte le informazioni relative al trattamento, ma cerca di capire anche le caratteristiche psicologiche della cliente, importanti tanto quanto quelle prettamente fisiche e tecniche.
Si fissa poi la prima seduta. La prima fase è costituita dalla progettazione: l’operatore disegna sulla cliente il nuovo sopracciglio ed effettua un controllo con Kimerika (se ne è in possesso), applicazione che consente di verificare la simmetria delle sopracciglia.
Se la cliente è soddisfatta si procede, realizzando le tracce epidermiche e applicando un prodotto desensibilizzante. Attualmente ci sono in commercio varie sostanze che azzerano quasi totalmente il dolore, rendendo quindi il trattamento solo un po’ fastidioso, ma non doloroso. Si inizia, poi, la struttura vera e propria, partendo dai peli, e proseguendo con una eventuale sfumatura.
Durante l’esecuzione del lavoro un aspetto centrale è il disegno preparatorio.
Se è ben fatto, assicura la massima corrispondenza tra il progetto e il risultato finale, lasciando, quindi, sicuramente soddisfatta la cliente. Inoltre, deve essere sempre rivolta massima attenzione all’igiene; per questo, si utilizzano sempre prodotti sterili e monouso, da gettare dopo un solo utilizzo.
Nonostante il buon risultato del trattamento dipenda dalla bravura del dermopigmentista, è fondamentale che anche gli strumenti di lavoro siano di qualità. Le attrezzature in commercio, infatti, si dividono in due categorie: didattiche e professionali.
Le prime hanno un prezzo basso (dai 160 ai 400 euro), sono sprovviste della dichiarazione di conformità alla normativa europea e vengono utilizzate nei corsi di formazione. Possono essere utilizzate solo su pelle sintetica e non su pelle umana. Le attrezzature professionali, al contrario, possiedono la conformità alle normative europee, hanno un prezzo superiore (dai 1000 ai 5000 euro) e vengono utilizzate su pelle umana. Ovviamente un dermopigmentista deve utilizzare un’attrezzatura professionale.
Quando si esegue per la prima volta il trucco permanente alle sopracciglia sono necessarie due sedute a distanza di 50-60 giorni.
La prima dura circa due ore e mezza, la seconda, detta “di rinforzo”, circa un’ora e mezza. Successivamente, sono necessarie delle sedute di mantenimento, solitamente annuali. La durata del lavoro è personale, dipende da vari fattori, tra i quali la pelle della cliente, ma orientativamente i cosiddetti ritocchi sono annuali. Non ci sono segreti per far sì che le sopracciglia durino più a lungo; l’unico accorgimento che si può adottare è una moderata esposizione al sole.
Per l’operatore è importante partire dalle caratteristiche della cliente per raggiungere un’armonia tra ciò che c’è e ciò che si vuole realizzare, ma le tendenze del periodo storico che si sta vivendo possono far variare di qualche millimetro le scelte stilistiche dell’operatore.
In questi ultimi anni, ad esempio, si sta assistendo a un aumento importante del volume dell’arcata sopraccigliare e a un cambiamento della forma. La parte iniziale del sopracciglio, verso la gabella nasale, la cosiddetta testa del sopracciglio è più verticale e meno obliqua, si sta assistendo ad un allungamento del corpo rispetto alla coda e, nel perimetro alto del sopracciglio, si sta diffondendo un avvicinamento dell’angolo superiore esterno verso l’interno del viso.
Concludendo, al di là delle mode e delle tendenze del momento, le sopracciglia costituiscono un elemento primario tra gli elementi del viso, ed è bene dedicare ad esse la giusta attenzione.