Di Ennio Orsini
Trattamento sicuramente fastidioso ma non doloroso, quello al contorno occhi migliora notevolmente lo sguardo, ma deve essere eseguito da un bravo operatore.
Il trucco permanente al contorno degli occhi è un trattamento meraviglioso ma che spaventa molto le potenziali clienti, principalmente per due motivi. Il primo è che è possibile trovare, anche su internet, foto di trattamenti appariscenti e di pessimo gusto. Ciò allontana dall’intenzione di sottoporsi a questo intervento le persone che aspirano a un risultato che sia il più naturale possibile e le persone scettiche relativamente al trucco permanente.
Il secondo motivo, è il dolore; considerata la zona e la vicinanza all’interno dell’occhio, è diffusa la convinzione che il trattamento sia molto doloroso. In realtà questa paura è infondata. Può capitare che qualche traccia di pigmento o un po’ di detergente entrino nell’occhio, ma la cliente potrebbe avvertire fastidio, non dolore. Infatti, la vicinanza con la mucosa e le congiuntive fa sì che i prodotti utilizzati per ridurre la percezione del dolore agiscano molto bene, quindi il dolore è sopportabile.
Purtroppo queste due convinzioni errate precludono la scelta di molte donne di sottoporsi al trattamento. Bisogna anche dire che, a differenza del trucco permanente alle sopracciglia, che è rivolto a tutte, il trattamento al contorno occhi è rivolto principalmente a coloro che truccano giornalmente il proprio occhio di nero e che sono, quindi, dipendenti da questa tipologia di makeup. Inoltre, molte persone decidono di trattare questa zona in seguito alla perdita delle ciglia, che può essere provocata da alcune malattie.
Una delle più diffuse è l’alopecia universale che, come si deduce dal termine stesso, provoca la perdita totale dei peli corporei. Non si perdono, quindi, solo i capelli, ma anche i peli, le sopracciglia e le ciglia. Di conseguenza, l’occhio risulta privo di un elemento fondamentale per il fascino dello sguardo. In questo caso, rivolgersi a un dermopigmentista per effettuare un trucco permanente al contorno occhi può essere una buona soluzione per riempire il vuoto provocato dalla perdita delle ciglia.
Leggi anche Una reale opportunità solo per chi ha passione
Da dermopigmentista, i consigli che posso dare alle persone interessate sono principalmente due. Per prima cosa, non si deve chiedere al proprio operatore di avvicinarsi troppo con la linea del contorno occhi all’angolo interno dell’occhio stesso, vicino alla ghiandola lacrimale. Infatti, ciò può provocare una migrazione del colore, un suo allargamento sottocute, che in alcuni casi si trasforma in vere e proprie occhiaie, per rimuovere le quali è poi necessario sottoporsi a delle sedute di laserterapia.
Il secondo consiglio è quello di non richiedere all’operatore di realizzare la classica codina ascendente all’esterno dell’occhio. Questo perché l’eyeliner potrebbe non andare via totalmente o impiegare moltissimo ad andar via nel corso del tempo e quindi, in seguito al cedimento dei tessuti che è inevitabile con l’avanzare dell’età, ci si potrebbe ritrovare con la codina che punta in orizzontale e, presto, in basso, andando a spegnere lo sguardo. Ci si ritroverebbe con un particolare che, invece di dare vivacità all’occhio e aggiungere fascino allo sguardo, intristirebbe l’occhio e l’espressione. È meglio quindi non richiedere un prolungamento tipo eyeliner anni ’70, ma rimanere con la linea attaccati alla rima cigliare.
Attualmente le tecniche più diffuse sono due: l’infracigliare (inferiore e superiore) e il vero e proprio eyeliner. Il primo è un trattamento molto delicato, che consiste in una linea sottile che congiunge le ciglia; è una linea molto discreta, che può essere indicata anche per l’uomo. Il secondo è invece il vero e proprio eyeliner, che è un infracigliare un po’ più spesso nella zona esterna della rima, superiore e inferiore. Concludendo, garantisco alle potenziali clienti che il trucco permanente al contorno occhi è solo fastidioso e non doloroso e che, se eseguito da un bravo operatore, migliora notevolmente il fascino del proprio sguardo.