Dossier Le mani dell’estetista
IL RITUALE VISO DEDICATO ALLE PERSONE IN TERAPIA ONCOLOGICA PREVEDE IL TRATTAMENTO DI UN BIOTIPO CUTANEO CHE SOLITAMENTE MANIFESTA IPERSENSIBILITÀ E DISIDRATAZIONE. QUESTI EFFETTI COLLATERALI SONO DATI DA CURE FARMACOLOGICHE, COME LA CHEMIOTERAPIA, L’IMMUNOTERAPIA, L’ORMONETERAPIA O LA RADIOTERAPIA.
La prima regola come sempre deve essere non nuocere sia da un punto di vista psicologico che pratico, pertanto, è sempre doveroso accogliere la cliente all’interno della nostra cabina con un atteggiamento tranquillo e soprattutto rassicurante. L’ascolto deve essere sempre attento e soprattutto attivo, infatti è fondamentale cercare di rispondere alle esigenze esplicite e implicite della persona in terapia quando si affida alle nostre sapienti mani. Si raccomanda di utilizzare strumenti puliti, se necessario anche sterilizzati e di usare dispositivi monouso quando possibile. Il metodo OTI inoltre raccomanda le professioniste l’uso dei guanti in vinile o nitrile e l’uso della mascherina chirurgica o FP2 a seconda delle necessità per garantire un trattamento viso sicuro.
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La cabina deve essere completa di tutto l’occorrente per poter eseguire tutto il trattamento senza avere mai la necessità di lasciare la cliente da sola.
IL RITUALE
Eseguita l’anamnesi accurata e raccolte con cautela tutte le informazioni necessarie alla personalizzazione del trattamento si potrà procedere con l’esecuzione dello stesso. È necessario detergere le mani con un detergente antibatterico e indossare i guanti. Se la cliente si presenta con gli occhi truccati, per prima cosa, si consiglia di rimuovere il make-up delicatamente tenendo conto della sensibilità della rima palpebrale e della delicatezza delle ciglia. Il detergente deve essere selezionato con cura ed essere estremamente delicato. Procedere quindi con la detersione del viso con un latte, un olio o una spuma adatta alla pelle sensibile: la cute deve essere trattata con manualità delicate e superficiali. Si raccomandano movimenti verso l’alto e verso l’esterno del viso e verso il basso quando si tratta il collo. Prestare attenzione anche durante la rimozione delle impurità con l’ausilio di cotone morbido imbibito di acqua tiepida. Riequilibrare quindi il Ph vaporizzando un tonico privo di alcol o un’acqua termale. Se la cute lo consente è possibile eseguire un’esfoliazione con l’ausilio di un esfoliante enzimatico. Distribuire quindi l’esfoliante e attivarlo con il suo attivatore. Chiedere sempre alla cliente se percepisce sensazioni di formicolio e pizzicore, in quel caso rimuovere il prodotto velocemente, diversamente dopo qualche minuto procedere alla sua rimozione.
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Con un siero a base di olio di Canapa, olio di Mandorle, olio di semi di Girasole e Vitamina E procedere con un massaggio con la tecnica di Effleurage con l’obiettivo di idratare e lenire la cute in profondità, trattare tutto il viso e il décolleté comprese le spalle. È possibile intensificare l’azione del massaggio con l’ausilio di dispositivi come il Kansa Wand, calmante e lenitivo sulla pelle, che consente anche all’estetista di eseguire un massaggio delicato, ma contemporaneamente molto profondo. Il manipolo di origine ayurvedica, realizzato con un metallo prezioso, è ergonomico e consente di muoversi sulla superficie del viso, del collo e sulle spalle in modo intuitivo e agile. Ultimato il massaggio si raccomanda di eseguire una mummy mask con delle bandelette di cotone morbido per favorire il rilassamento e intensificare l’idratazione. Rimuovere delicatamente ogni singola striscia e una volta tamponata la cute procedere con l’applicazione di una crema protettiva a base di Ossido di Zinco, Titanio. Se possibile procedere quindi con l’applicazione di un leggero trucco minerale. Utilizzare il contorno occhi epiteliale per nascondere le occhiaie e distribuire il fondotinta sul resto del viso con l’ausilio di una spugnetta monouso per uniformare il colorito dell’incarnato. Ricostruire l’arcata sopraccigliare se necessario e proteggere le labbra con un unguento o un gloss delicato.
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