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Il rischio infortunistico e i problemi di postura

di Luca Pasquero

Cadere purtroppo è molto più facile di quel che si pensa e gli infortuni dovuti a cadute o scivolamenti sono, purtroppo, numerosi in tutti gli ambienti di lavoro

Si può cadere da scalini, da irregolarità del pavimento, ma anche da scale, e per colpa di pavimenti bagnati e scivolosi. Per questo è fondamentale che ogni sconnessione del terreno sia livellata e che i rivestimenti dei pavimenti siano antisdrucciolo (o che ci siano piastrelle antiscivolo o misure di protezione similari). In caso di scalini, è poi importante indicali con le apposite strisce antiscivolo mentre, in generale, tutte le zone bagnate e scivolose devono essere adeguatamente segnalate e, fino a quando non sono asciutte, possibilmente interdette al passaggio della clientela.

L’attività all’interno di un centro estetico spesso comporta anche movimenti e posture forzati che possono provocare disturbi agli arti e alla schiena. Per ovviare a questi problemi si raccomanda una buona organizzazione del lavoro, considerando la “rotazione” dei compiti o la razionalizzazione degli spazi di lavoro. Oltre a ciò è importante mettere in atto semplici ma efficaci accorgimenti che possono, nel breve come nel medio e lungo periodo, aiutare a prevenire e/o a limitare il rischio di sovraccarico biomeccanico degli operatori.

Fra le misure di prevenzione e protezione per evitare posture sbagliate o sovraccarico biomeccanico a livello dorso-lombare è importantissimo:

  1. poter disporre di ambienti di lavoro adeguati in termini di spazio e disposizione di arredi e apparecchiature;
  2. utilizzare poltrone regolabili in altezza o, meglio ancora, postazioni differenziate in relazione all’altezza del cliente;

3. disporre di lettini regolabili in altezza o – in questo caso – di postazioni differenziate in relazione all’altezza e alla posizione dell’operatore;

4. usare un tavolo di dimensioni adeguate e di una poltrona professionale dotata di rotelle e di un buon sostegno lombare (regolabile) per le attività dell’onicotecnica;

5. utilizzare attrezzi ergonomici, con rivestimenti che garantiscano una buona presa e di dimensioni adeguate alla grandezza della mano.