Costruire una propria immagine personale determina un preciso posizionamento, capace di determinare il successo e l’insuccesso della vostra attività. Personal branding. Il nome è altisonante ma, dato che ci piace essere semplici, possiamo parlare di “creazione e gestione della propria immagine personale e professionale, immaginandola come brand”.
Mai come nella nostra epoca differenziarsi dagli altri e promuovere chi siamo e cosa facciamo è importante e, soprattutto al giorno d’oggi, chi siamo determina anche il posizionamento – e quindi il successo o l’insuccesso – della nostra attività.
L’obiettivo di una buona azione di personal branding è quindi quello di posizionare, nella mente del Cliente, il brand associato a una determinata peculiarità: la nostra. Il Cliente deve pensare che “non esiste niente di migliore” sul mercato.
Secondo Millward Brown, Società inglese leader nel campo delle ricerche sul marketing e il posizionamento delle Aziende, per essere di successo un brand deve possedere specifiche caratteristiche:
- deve essere different, cioè saper incontrare i bisogni della clientela in modo unico e caratteristico;
- deve essere meaningful, cioè capace di rispondere ai bisogni emotivi della clientela;
- deve essere salient, quindi al centro dei pensieri del cliente.
Il personal branding funziona allo stesso modo, solo che qui non parliamo di una Azienda, ma di una persona: nel nostro caso – primo fra tutti – il titolare del centro estetico, e poi tutti gli addetti che vi lavorano. Se quando un Cliente immagina un modello estetico, o pensa ad una sua esigenza, noi siamo la prima persona che gli viene in mente ecco, abbiamo raggiunto in pieno il nostro obiettivo.
Vendere sé stessi, la propria immagine e la propria professionalità è importante tanto quanto vendere buoni prodotti e ottimi servizi.
Riporto una frase che secondo me è esemplificativa: “Non c’è nessuno al mondo che, nel suo piccolo, non si preoccupi di apparire interessante, bello, alternativo, trasandato, originale o completamente integrato. Non c’è nessuno che non faccia anche un po’ di personal branding ”.
Non è facile, ma una volta trovato l’elemento caratterizzante che ci rende riconoscibili, questo deve essere portato avanti con costanza e coerenza. L’immagine che ci distingue deve diventare famosa.
Un esempio: se nel mio centro ogni addetto raccoglie i capelli in un turbante (che, fra l’altro è tornato di gran moda), e lo fa anche il titolare – magari di modello o colore diverso -, ecco che questo elemento diventa una caratteristica che mi fa riconoscere e mi differenzia dagli altri.
L’identità personale quindi si fonde con quella del centro e la rafforza, aumentandone la visibilità e la promozione sul mercato (cosa che ci serve per accrescere il nostro business!).
L’immagine però non è statica, non deve cioè essere la stessa sempre. Può cambiare nel corso degli anni, ma sempre caratterizzandoci, perché il cambiamento fa parte dell’evoluzione, e chi lavora in estetica sa bene quanti cambiamenti di gusto e di tendenze si susseguono nel tempo.
Fare personal branding significa pensare, a livello individuale, come poter vendere sé stessi e qual è il valore per cui gli altri dovrebbero sceglierci. Si dice spesso che occorre “lavorare su sé stessi” e questa affermazione è verissima: dobbiamo valorizzare i nostri punti di forza personali, creare interesse sulla nostra persona, dobbiamo essere un modello cui gli altri tendono.
Per questo il titolare di un centro estetico non deve mai presentarsi mal curato o cupo: è il nostro modello! Chi vorrebbe frequentare un centro che non trasmetta invece bellezza e serenità?
Un aiuto per trovare la tua identità personale su cui costruire il personal branding?
Fai un elenco delle tue competenze, delle tue esperienze professionali, dei tuoi hobby… insomma impara a descriverti. Vedrai quante caratteristiche uniche e significative ci sono nella tua vita! E proprio sugli elementi che “piacciono di più” di te, che gli altri ti riconoscono come peculiari (puoi anche fare una piccola indagine..) costruisci il tuo personal branding.