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Il futuro del sun care: Revivre

Sempre più i trattamenti solari sono una certezza nella beauty routine quotidiana anche di giovani e giovanissimi consumatori, consapevoli dei danni che il sole può provocare: foto invecchiamento, macchie cutanee e, in ultimo, cancro della pelle.

L’estetista diventa quindi una figura centrale nella consulenza e nella preparazione della pelle all’esposizione di ogni cliente, grazie a percorsi di benessere sia con le tecnologie estetiche di ultima generazione, che con cosmetici sempre più all’insegna della skinification, ma anche della premiumization, ovvero di livello e costo superiore al classico prodotto da supermercato.

Ne parliamo con esperti, ricercatori e aziende.

LUIGI GRASSATO Innovation brand manager Revivre

Revivre

Studi scientifici hanno dimostrato che l’80% dei segni di invecchiamento della pelle, precedentemente attribuiti all’invecchiamento cronologico, sono in realtà causati dai danni provocati dal sole. L’applicazione topica della crema solare è uno degli strumenti di fotoprotezione più importanti per prevenire gli effetti dannosi del sole sulla pelle umana nel breve e nel lungo termine.

Ecco perché la linea solare Revivre offre ingredienti attivi performanti e sicuri. Le sostanze impiegate nella protezione dalle radiazioni UV vengono divise in due grandi famiglie: filtri fisici e filtri chimici. I primi, molto utilizzati fino alla fine degli anni ‘90, stanno riscoprendo una seconda giovinezza. Questi filtri erano poco amati dai consumatori a causa della loro appiccicosità, dello scarso “skin-feel” e dell’effetto bianco, tutti effetti risolti oggi nelle moderne formulazioni in forma nanomolecolare.

Anche i filtri chimici hanno subito trasformazioni, soprattutto nella ricerca di allargare lo spettro di protezione UVA- UVB. Oggi questi filtri sono accompagnati anche da altri ingredienti atti a contrastare gli effetti negativi del vicino infrarosso (NIR) e della luce blu. L’ultimo ritrovato della ricerca è probabilmente il filtro rinfrescante. A causa dell’allarme crescente sul riscaldamento globale, sono stati generati dei filtri in grado di inibire l’effetto riscaldante promosso dalle radiazioni infrarosse (IRB). Sono degli idrogel ad elevato contenuto di acqua e sostanze idratanti dotati di un sistema filtrante UV a largo spettro. L’aggiunta di sostanze come i polioli permette di diminuire la temperatura della pelle per un periodo di tempo duraturo.

revivre.it

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