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Fidelizzazione del Cliente. Le campagne punti (III parte)

di Giovanni Nichetti

Nel precedente articolo abbiamo visto un esempio di campagna passaparola “porta un’amica”, in questo vi sveleremo i trucchi per organizzare una campagna punti e pubblicizzarla efficacemente

Prima di procedere… le campagne punti sono obsolete?

Assolutamente no. Se pensate in modo strategico possono raggiungere l’obiettivo prefissato, ovvero aumentare la spesa media del cliente e la frequenza di visita. Non bisogna sottovalutare l’importanza che ha una strategia finalizzata a mantenere alto l’interesse del cliente acquisito.

Cosa occorre?
  1. lo strumento giusto che associ in automatico i punti al cliente a fronte di una spesa, come un software gestionale;
  2. comunicare via web attraverso l’invio di una newsletter, un messaggio su Whatsapp, dei post su Facebook e Instagram;
  3. informare a voce ogni cliente;
  4. incuriosire con una locandina in reception.

Quando far partire la campagna?

Il momento ideale è settembre in modo tale da far terminare la raccolta al 31 dicembre e far riscuotere i premi nel mese di gennaio, noto per il periodo di calo causato dal “post-festività”.

Un consiglio per dei premi che siano utili a mantenere alta la frequenza del cliente.

Solitamente al raggiungimento di determinato punteggio si propone un omaggio, che sia un servizio o un prodotto; ma così
facendo risulterà essere fine a se stesso. L’ideale è trovare una soluzione che spinga il cliente a tornare e a spendere anche nel mese di gennaio.

Come?

Anche se scegliete di omaggiare un prodotto, inserite nel premio un voucher sconto in euro: per esempio uno da € 20,00 sull’appuntamento successivo a fronte di una spesa minima di € 50,00, da utilizzare entro il mese di gennaio.

Come stabilire ogni quanti punti mettere un premio?

Prima di stabilire il premio più “alto” e più “basso”, bisogna fare un check sulla spesa dei clienti sul periodo settembre-dicembre dell’anno precedente. Ordinando la spesa di ogni cliente in ordine crescente o decrescente, è possibile segnare dei “traguardi” (almeno 6) per spingere ad aumentare la spesa media con l’obiettivo di raggiungere un premio di interesse.

Strutturare una strategia di comunicazione non è qualcosa di marginale che si può fare a tempo perso e per poterla programmare, senza perderci giornate, bisogna avvalersi degli strumenti giusti. Un software gestionale completo che consenta di elaborare campagne marketing e di analizzare i dati è fondamentale, altrimenti sarebbe un lavoro davvero troppo impegnativo sia in termini di tempo che di energie.