di Mariangela Ciriello
Imparare a percepire il corpo e l’equilibrio tonico dinamico da investire nel movimento è la base dell’eutonia, una disciplina che può contribuire in modo significativo al nostro benessere
Parliamo di “eutonia”, parola dal greco che significa “eu” benefico, armonico e “tonos” tensione, tensione naturale, buon tono. L’eutonia, infatti, fa riferimento al tono muscolare come elemento base per la postura, il movimento e i gesti, definendone la corretta fluidità e soprattutto l’armonia, in funzione delle situazioni in cui è impegnato. Quando riposiamo, ci rilassiamo, dormiamo, tutto il nostro corpo è attivo, il cuore pompa senza sosta, il cervello elabora esperienze, il sistema respiratorio ci fornisce costantemente l’ossigeno. Per tutto questo il nostro organismo ha una particolare tensione, altrimenti non potremmo vivere. Quindi la tensione in sé fa bene, è utile. Risulta disturbata solo quando è troppa o poca. Per esercitare qualsiasi attività abbiamo bisogno di un livello di tensione, la cosa importante è capire qual è il nostro giusto livello di tensione muscolare.
L’eutonia possiamo descriverla come un equilibrio tonico dinamico da investire nel movimento, una ricerca della consapevolezza di sé da impegnare nella relazione con il mondo, un equilibrio che possiamo modificare in qualsiasi momento in funzione delle situazioni. La persona eutonica non è né contratta né rilassata ma si trova in una condizione di bilanciamento tra tensione e distensione, in base agli eventi in cui è coinvolta e alla percezione di sé rispetto all’ambiente circostante. Azioni come camminare, chinarsi, fermarsi, eseguiti secondo questa disciplina possono portare autentici benefici non solo al nostro organismo, ma anche dal punto di vista psicologico e sociale e quindi migliorare sensibilmente il nostro quotidiano e ricaricare le energie.
I tre punti principali dell’eutonia
- Percepire il proprio corpo che altrimenti non dà la possibilità di sapere cosa facciamo e come lo facciamo.
- Prendere contatto con tutto ciò che dobbiamo fare. Il contatto avviene quando ci dedichiamo con attenzione all’oggetto dell’azione ed estendiamo la nostra sensibilità al di fuori di noi. Questo sollecita processi all’interno del nostro organismo che porta ad un bilanciamento delle tensioni.
- Vincere la resistenza, liberarsi di tutti i riflessi muscolari per affermarsi contro la forza di gravità.