di Paolo Guatelli
Le immagini sono elementi imprescindibili della comunicazione di un brand. Originali, attraenti, emozionali, debbono rispondere all’evoluzione del mercato e ai bisogni delle consumatrici
Nel mondo dei cosmetici esistono due vie per realizzare le immagini che vanno a supporto del lancio delle collezioni quando vengono immesse sul mercato. Quella più diffusa nel settore dell’estetica, e molto economica, consiste nell’acquistarle da uno dei molteplici marketplace fotografici, ovvero i siti on line che vendono fotografie già pronte a pochi euro, eventualmente modificandole con Photoshop. La via che invece contribuisce a qualificare il livello globale dell’azienda si basa sulla realizzazione di shooting fotografici ad hoc, molto più costosi ma decisamente più importanti per rendere fluida la Brand Image e consolidare la Brand Identity.
Cosa sono la Brand Image e la Brand Identity?
La prima rappresenta il modo in cui vengono percepite dai clienti l’immagine e la comunicazione di un marchio, la seconda è l’identità che l’azienda comunica all’esterno, partendo dal punto di vista dell’impresa.
Nel caso della linea trucco che porta il mio nome l’investimento per la realizzazione di immagini originali, attraenti, e soprattutto emozionali è molto alto, nel rispetto dell’evoluzione del mercato e dei bisogni delle consumatrici. Chi si approccia ancora con improvvisazione e superficialità, mi riferisco sia ad aziende che purtroppo a molte estetiste, è giusto che venga tagliato fuori da un settore, quello del makeup, che sta vivendo una crescita esponenziale in ogni area di mercato.
Come si realizza la fotografia per il lancio di una collezione? Innanzitutto il concept è imprescindibile dall’idea che sta alla base della scelta e dello sviluppo dei prodotti che la compongono. Entrambi costituiscono il punto di partenza del progetto di realizzazione dell’immagine finale. Lo step principale consiste poi nella creazione di una Mood Board, la raccolta di immagini, materiali, texture che nell’insieme raccontano l’atmosfera che si vuole ricreare. Da quel punto in poi iniziano i passaggi e le prove per definire la struttura definitiva.
Nel caso dello shooting per la collezione più recente, che ho chiamato Fairy Sins, il mio team di lavoro sul set era composto da Teresa Tancredi, l’importantissima collaboratrice che mi affianca nella ricerca creativa e tecnica del prodotto; Massimo Ferraroni, l’hairstylist che ha creato con le sue magiche mani le acconciature; Francesco Chironna, makeup and BBox Artist, mio prezioso assistente non soltanto durante lo shooting; il grande fotografo Giuseppe Gradella, l’artista che da alcune collezioni fissa l’attimo in cui tutto questo lavoro diventa sintesi; la fotografa Angela Buono, che ha seguito la parte video e di backstage contribuendo al risultato finale con le proprie idee creative; la stylist Arianna Trentin, che ha armonizzato il tutto con outfit e accessori adatti; ultima, ma fondamentale, la splendida modella siberiana Daria, il cui volto riporta ad atmosfere legate ad epoche lontane che spaziano dal quattrocento fiammingo al settecento francese.