L’Assemblea Pubblica di Cosmetica Italia, tradizionalmente legata al mese di giugno, quest’anno si inserisce nella giornata inaugurale della manifestazione che riporta fisicamente in fiera la cosmesi, dopo oltre un anno di kermesse digitali: OnBeauty by Cosmoprof Worldwide Bologna. Il talk show organizzato dall’Associazione si tiene, infatti, la mattina del 9 settembre, alle 11.15, presso l’Open Theatre al Centro Servizi del Quartiere Fieristico di Bologna. Il titolo scelto, Fiera e industria per la ripartenza: i driver del settore cosmetico tra sfide future e new normal, anticipa temi e contributi a programma.
«Dai microfoni del nostro palco – fa sapere Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia –, come ogni anno, usciranno interventi, analisi, racconti, case history e proposte per offrire una traccia del percorso fatto finora e individuare la direzione da seguire per un prossimo futuro all’insegna della ripresa. Un futuro fatto di sinergie, tra fiera e industria in primis, di sfide, senza dubbio, e di una nuova normalità, come sentiamo spesso dire adesso. Superata l’idea di un ritorno al “prima”, così come quella di un passaggio netto a un “dopo”, si affronta il cambiamento, giorno per giorno, un tassello alla volta. Accanto ai colleghi imprenditori e manager, alla stampa, alle associazioni e realtà a noi vicine, anche per quest’edizione estenderemo l’invito a intervenire ad alcuni esponenti del mondo politico e delle istituzioni, il cui supporto è ora più che mai fondamentale. Con coloro che sceglieranno di prendere posto insieme a noi, al podio, in una tavola rotonda, o tra le sedie della platea, potremo discutere e rappresentare le istanze di quello che, con la giusta spinta, sappiamo poter essere un comparto chiave per la ripartenza del sistema Paese. Porteremo l’attenzione sulle leve strategiche e le caratteristiche peculiari, che fanno della cosmesi – non ci stanchiamo di dirlo – un’industria che fa bene al Paese».
Accanto all’Assemblea, Cosmetica Italia è presente in fiera con un ricco calendario di convegni, interventi e focus tematici, non solo presso OnBeauty, ma anche nell’ambito di Cosmofarma Exhibition e SANA, le manifestazioni dedicate al mondo della farmacia e del biologico e del naturale, che si svolgono negli stessi giorni a Bologna.
NOTA ECONOMICA
10,6 miliardi di fatturato di settore, che salgono a 33,2 se si considera l’intera filiera. 36mila addetti diretti, che arrivano a 400mila con l’indotto. Oltre 4,1 miliardi di export e una bilancia commerciale del valore di 2,3 miliardi. Un mercato interno prossimo ai 9,8 miliardi. Sono i numeri che tracciano il perimetro di un comparto, quello cosmetico nazionale, che nonostante le inevitabili conseguenze della pandemia, ha saputo dimostrare resilienza.
«Il settore cosmetico, da sempre, si distingue per la sua aciclicità – commenta Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi Cosmetica Italia – e, anche in questo scenario macroeconomico particolarmente incerto, ha avuto una tenuta migliore rispetto a gran parte dei comparti del manifatturiero, dimostrando una forte capacità di reazione e dando luce alla positiva risposta delle imprese alle mutate modalità di acquisto e di consumo. Certamente gli effetti della crisi si sono fatti sentire e le difficoltà non sono mancate: nel 2020 il fatturato ha subito un calo di 12 punti percentuali rispetto all’anno precedente, e le esportazioni hanno registrato una contrazione ancora superiore, del 16,7%. Non fa eccezione il mercato interno, sceso del 9,6%. Le previsioni per il prossimo futuro, però, danno importanti segnali di ripresa e già nel 2022 si potrà tornare ai valori pre-Covid».
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L’andamento dei singoli prodotti riflette in modo evidente le nuove abitudini dei consumatori, fortemente condizionate dall’emergenza sanitaria e dalle misure di contenimento dei contagi. Se, infatti, la riduzione delle occasioni di socialità ha provocato importanti cali su alcune categorie merceologiche, come il trucco viso (-28,9%) o la profumeria alcolica (-21,5%), la maggiore e attenzione per l’igiene personale ha portato alla crescita dell’insieme dei prodotti legati a questa funzione (+6%). In particolare, i saponi liquidi hanno registrato un picco: +35%. Un dato strettamente connesso con le indicazioni delle autorità sanitarie, a partire dall’OMS, per il contrasto della pandemia, che hanno indicato come primo comportamento indispensabile da adottare il lavaggio frequente delle mani. Anche le dinamiche legate ai diversi canali di distribuzione rispecchiano i cambiamenti imposti dallo stato di emergenza, che ha avuto un forte impatto sulla frequentazione dei punti vendita fisici, portando i cittadini a scelte obbligate sulla base di aperture e chiusure. I cali più consistenti nei consumi cosmetici si rilevano nei centri estetici (-29%), in profumeria (-26,1%), in erboristeria (-26%) e nei saloni di acconciatura (-22,5%). Buona, invece, la tenuta della grande distribuzione e della farmacia, esercizi che non hanno particolarmente risentito di chiusure imposte, con contrazioni rispettivamente del 3,8 e del 3,5%. Si distingue il segno più registrato dall’e-commerce, in crescita di 42 punti percentuali: una performance in parte condizionata dalle limitazioni alla mobilità, ma anche il segnale dell’affermazione di nuove scelte d’acquisto destinate a rimanere irreversibili.