Dopo essere diventata Società Benefit nel 2022, con la certificazione B Corp l’azienda trentina entra adesso a far parte del ristretto gruppo di aziende che guida un movimento globale in favore di un’economia equa, sostenibile e rigenerativa.
Bioline Jatò, eccellenza beauty trentina riconosciuta in Italia e nel mondo, annuncia di essere adesso una B Corp certificata, entrando a fare parte delle circa 6.400 aziende al mondo, di cui 200 in tutta Italia, che hanno deciso di utilizzare il business come forza positiva, con l’obiettivo di creare un beneficio per tutti i portatori d’interesse.
Nata a Trento nel 1979 dall’intuizione, la passione e la determinazione di Clara Macchiella Corradini insieme al marito Marco, Bioline Jatò è un’azienda Made in Italy con una lunga, continua storia di innovazione e ricerca nel settore della bellezza, caratterizzata nell’arco dei decenni da un crescente senso di responsabilità sociale, territoriale e ambientale. Dopo aver modificato, nel febbraio 2022, il proprio statuto diventando Società Benefit, Bioline Jatò ha fatto un ulteriore passo intraprendendo il percorso che l’ha portata a ottenere oggi la certificazione B Corp, un importante riconoscimento per un’azienda che in questi anni ha già dato vita a iniziative e raggiunto traguardi in ottica di sostenibilità sociale ed ambientale.
COSA VUOL DIRE ESSERE UN’AZIENDA B CORP?
Quella di diventare B Corp è una scelta che ha delle implicazioni concrete nel modo di condurre il business di un’azienda. Le B Corp, infatti, si impegnano per modificare il sistema economico globale e fare in modo che possa generare un impatto positivo per tutti gli stakeholder, non solo per gli azionisti. Sono aziende che vogliono affermare un nuovo modello di impresa, che utilizza il profitto per creare impatti positivi e che vengono misurate scrupolosamente nelle 5 aree di riferimento: i lavoratori, i clienti, la comunità, la
governance e l’ambiente. Su di esse viene fatta una precisa ed attenta valutazione, utilizzando il B Impact Assessment che, al raggiungimento di una soglia stabilita, consente di ottenere la certificazione.
Le B Corp soddisfano quindi elevati standard di performance sociale e ambientale, e di responsabilità e trasparenza, entrando in un percorso di miglioramento continuo. Infatti, per mantenere la certificazione, esse devono intraprendere il processo di valutazione e verifica ogni tre anni, dimostrando di soddisfare ancora gli standard di B Lab, che a loro volta sono in continua evoluzione.
“Siamo orgogliosi di questa nuova importante tappa nella vita della nostra azienda. Il rispetto per le persone e per l’ambiente è da sempre un caposaldo di Bioline Jatò, già dalla sua fondazione oltre 40 anni fa, e questa certificazione ci permette di confermarlo ulteriormente, formalizzando il nostro impegno anche per il futuro entrando a far parte di quel movimento di imprese che si impegna per trasformare il sistema economico globale”, afferma Tommaso Corradini, Amministratore di Bioline Jatò, insieme al fratello Jacopo. “Ma non ci fermeremo qui, infatti la certificazione per noi rappresenta un nuovo punto di partenza, più che un punto
di arrivo. Fin dalla fondazione del brand, come famiglia, riteniamo fondamentale operare all’insegna dell’eccellenza del Made in Italy, dell’innovazione e del miglioramento. Un’area che ci sta particolarmente a cuore e che per noi è prioritaria è quella relativa alla cura e all’attenzione per le persone, intese non solo come i consumatori finali, che attraverso la cura di sé possono sentirsi bene e stare meglio con gli altri, ma anche come tutte le figure professionali nella filiera, tra cui le beauty expert dei centri di estetica avanzata, su cui Bioline Jatò investe costruendo competenza e professionalità.
IMPATTO SULLE PERSONE
Che siano lavoratori, clienti o parte della comunità in senso allargato, le persone ed il loro benessere sono il cuore del modello di business delle B Corp e da sempre oggetto di grande attenzione da parte di Bioline Jatò.
I lavoratori, considerati una risorsa preziosa dall’azienda, hanno diritto ai bonus, distribuiti alla quasi totalità dei dipendenti, vengono loro offerti una formazione continua per promuovere il loro sviluppo professionale, piani pensionistici pubblici e privati, un’assicurazione sanitaria privata integrativa e orari di lavoro flessibili variando l’inizio e la fine delle attività, per garantire loro una maggiore libertà. Al senso comunitario che caratterizza l’intero mondo Bioline Jatò – la rete vendita, così come le beauty expert
dei centri specializzati di estetica avanzata del brand, rappresentano infatti per l’azienda una grande famiglia, con collaborazioni storiche e intergenerazionali che proseguono da decenni – si associa l’attenzione alla
formazione e al supporto delle estetiste, vere protagoniste del successo del marchio trentino. Il progetto ECommerce, sviluppato nel 2021 per consentire l’acquisto dei prodotti domiciliari online, prevede il riconoscimento della percentuale standard di guadagno al centro estetico di riferimento, con l’obiettivo di tutelare le professioniste e le loro attività. L’intero processo di acquisto è inoltre volto a indirizzare i consumatori nei centri estetici, favorendo il contatto tra cliente e beauty expert e agevolando il lavoro di
queste ultime.
La comunità beneficia della filiera corta che caratterizza tutta l’attività di Bioline Jatò, che si approvvigiona per più dell’80% da aziende locali, e contribuisce a generare benessere e stabilità economica nel contesto locale in cui opera, forte di una durata media dei rapporti con i fornitori maggiore di 60 mesi. Bioline Jatò vanta certificazioni di qualità erogate da enti terzi per tutelare i suoi clienti, monitora il loro livello di soddisfazione, valuta i risultati diretti ed indiretti ottenuti attraverso l’utilizzo dei propri prodotti o servizi. Rientrano infine, tra le iniziative di Bioline Jatò rivolte al sostegno e alla cura per le persone, alcuni dei principali progetti CSR sviluppati sin dalla nascita dell’azienda: il supporto ad associazioni onlus ed iniziative come AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), AMREF (African Medical and Research Foundation), La forza e il sorriso e Beauty Gives Back, oltre al sostegno del Sistema Sanitario Nazionale attraverso donazioni all’Istituto Clinico Humanitas e ad altri centri locali basati a Trento e ad associazioni divolontariato sul territor
IMPATTO AMBIENTALE
Bioline Jatò in questi anni ha già portato avanti iniziative e raggiunto traguardi importanti in ottica di sostenibilità. Dal 2019, infatti, ha raggiunto l’obiettivo Zero Deforestazione grazie all’impiego di carta riciclata o certificata FSC in tutti i packaging di prodotto e nei materiali di comunicazione (es. shopper, espositori, leaflet, brochure), mentre dal 2013 è stato avviato il progetto Lifegate Impatto Zero1, con cui la produzione dei packaging è diventata a impatto zero grazie alla compensazione delle emissioni di CO₂.
Crescente attenzione è dedicata anche agli imballaggi: dal 2019 Bioline Jatò ha iniziato gradualmente ad alleggerire le confezioni di prodotto, riducendo in alcuni casi del 40% l’impiego della carta, sostituendo il foglietto illustrativo con il sempre più diffuso QR code e ricorrendo ad una stampa a basso impatto ambientale certificata Eco-Print®. Dal 2022, il 93% del pack è riciclabile e la presenza dell’etichetta ambientale sul retro delle confezioni contribuisce al corretto smaltimento nelle diverse filiere di riciclo.
Infine, fiore all’occhiello della struttura operativa aziendale è la sede centrale di Trento, dal 2009 alimentata al 100% da energia rinnovabili.
GOVERNANCE
Bioline Jatò condivide l’impegno di responsabilità sociale e ambientale nel proprio codice etico e nei processi decisionali aziendali ed è attenta a monitorarne la performance anche attraverso una apposita rendicontazione. I collaboratori vengono coinvolti nei processi decisionali e di sviluppo dell’azienda ed è stato istituito un comitato di compensazione per supervisionare l’equità del trattamento nei loro confronti. Bioline Jatò è inoltre orgogliosa di essere un’azienda principalmente femminile, le donne infatti
costituiscono più del 90% dei dipendenti, oltre che ad avere una rappresentanza in CDA.