Ho riflettuto a lungo sull’evoluzione del settore dell’estetica professionale, rilevando segmenti inesplorati relativi all’evoluzione della donna ed in attesa di essere riconosciuti parte integrante della donna stessa, come ad esempio la menopausa.
Ogni donna prima o poi si trova ad affrontare la menopausa, un periodo della propria vita, un passaggio fisiologico obbligato: c’è chi lo vive con serenità e consapevolezza e chi, invece, come un ostacolo al proprio benessere psico-fisico. La menopausa è caratterizzata dalla scomparsa del ciclo mestruale per almeno dodici mesi consecutivi; la cessazione del ciclo mestruale è causato dall’interrotta produzione, da parte dell’ovaio, degli estrogeni e del progesterone, sostanze ormonali normalmente rilasciate nel circolo ematico, con importanti implicazioni a livello sia fisico che psicologico e vissute spesso in modo drammatico e conflittuale. Da un punto di vista fisico sono diversi i segnali che il corpo trasmette: ritenzione idrica, aumento del giro- vita con aumento del grasso addominale, vampate di calore con sudorazione. A seguito di una scomparsa degli estrogeni, assistiamo ad una diminuzione del desiderio sessuale, atrofia vaginale (dolore durante i rapporti sessuali), cistiti ricorrenti, incontinenza urinaria causata da una perdita di turgore ed elasticità delle mucose genito-urinarie, modificazioni del metabolismo con evidente aumento ponderale, depressione e osteoporosi. Si possono avere variazioni a livello di colesterolo con aumento di quello “cattivo”a discapito di quello “buono”.
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L’estetista gioca un ruolo fondamentale e può fare molto per far accettare e gestire meglio questo passaggio.
Ma cosa succede alla pelle in menopausa? La carenza di ormoni lascia inevitabilmente segni anche sul viso. Con l’avanzare dell’età, la pelle perde la sua elasticità, risulta spenta e segnata, meno irrorata, meno ossigenata, poco idratata, meno tonica con conseguente perdita di elasticità, densità e affinamento del tessuto adiposo sottocutaneo a livello di ipoderma che contribuisce al sostegno tissutale. Aumento della produzione di radicali liberi, (stress ossidativo) soprattutto a livello mitocondriale e la loro progressiva degenerazione in termini di riduzione numerica e di funzionalità. Aumento dei peli sul labbro superiore, sul mento, a volte anche sulle guance. Adattarsi ad un nuovo scenario che coinvolge il corpo e l’emotività può essere davvero difficile. Disponiamo oggi di cosmetici e trattamenti di ultima generazione per il ripristino delle volumetrie del viso, tecniche e tecnologie per un ringiovanimento non invasivo finalizzato a contenere e rallentare i processi di foto e crono invecchiamento. Possediamo conoscenze e competenze per intervenire sui cambiamenti del corpo, per riportare armonia ed equilibrio. L’estetista dovrebbe, a mio avviso, pensare anche a una sinergia di intervento alleandosi con figure specializzate e pianificare un’azione congiunta.