di Silvia Fossati
Il mondo beauty si riconnette al potere dei rituali e degli ingredienti di antica tradizione.
Tribute to Ancestral è una delle tendenze individuate nel Cosmo Trends Report di Beautystreams per l’edizione 2022 di Cosmoprof. Tra le tradizioni ancestrali che onorano culture secolari, rientra a pieno titolo l’Ayurveda, con le sue pratiche curative e i suoi rituali che possono riguardare da vicino anche l’estetista e la sua professione. L’Ayurveda è tra i più antichi sistemi di medicina naturale, ancora oggi riconosciuto e utilizzato. Si basa sulla profonda conoscenza del corpo e della sua relazione con la mente e con lo spirito, e considera quindi la salute come uno stato di equilibrio nei quali i fattori psicologici e ambientali hanno la stessa importanza di quelli fisici. Nata in India oltre cinquemila anni fa, l’Ayurveda sembra perfettamente indicata per la moderna società occidentale, in cui sono diffusi malesseri e malattie cui la medicina convenzionale non sempre sa dare risposte efficaci. L’approccio ayurvedico a sintomi o eventuali disequilibri dell’individuo avviene secondo una visione assolutamente personale, prendendo in considerazione i Dosha – i tre umori o energie vitali – che caratterizzano l’unicità di ogni individuo: Vata, Pitta e Kapha. Ognuna di queste cosiddette “biotipologie” o “tipologie costituzionali” governa organi e sistemi del nostro corpo, e ogni costituzione avrà quindi una predisposizione a manifestare determinate carenze o eccessi.
L’Ayurveda si propone come un sistema completo di guarigione perché – diversamente dalla medicina occidentale che indaga sui sintomi – affronta la cura del malessere e della malattia partendo dalla conoscenza completa dell’individuo e del suo ambiente. Mostra l’effetto diretto che hanno su di noi l’acqua, il cibo, le piante, il clima, le stagioni, i colori, gli odori, le emozioni, i pensieri ma anche il lavoro, gli sport e gli svaghi. Insomma: come imparare a gestire la propria vita in ogni suo aspetto per mantenere uno stato naturale di salute e benessere. Rende semplice ciò che per noi occidentali è diventato piuttosto complicato, ovvero capire chi siamo nel profondo e rispondere alla fondamentale domanda: come garantirci una vita sana e felice? Secondo l’Ayurveda la buona condizione del corpo si manifesta nello stato di equilibrio, che al giorno d’oggi significa una vita piena di energia e libera dallo stress. Considerando l’uomo secondo una visione olistica, integrale, si avvale di terapie e trattamenti che spaziano dal massaggio alla meditazione alla sound therapy con campane tibetane, dalla disintossicazione alimentare all’uso di erbe, fino all’esercizio fisico e respiratorio compreso nello Yoga… offrendo alle persone la possibilità di riconnettersi con se stesse. L’Ayurveda non è solo una scienza medica, è anche filosofia, psicologia, spiritualità. Come dice il suo nome – che deriva dalle due radici sanscrite ayus (vita) e veda (scienza) – si tratta della “scienza della vita”, una conoscenza ampia e profonda che aiuta a capire meglio noi stessi e il mondo che ci circonda per un completo benessere fisico e mentale. Nell’Ayurveda bellezza e forma non sono un fattore puramente esteriore, percepito solo alla vista, ma l’espressione del meglio di sé che si ottiene attraverso la corretta cura estetica, la profonda accettazione di se stessi e le giuste strategie di vita. La vera bellezza è un obiettivo importante da raggiungere, un’alchimia tra bellezza esterna e interna. La prima è il risultato del benessere psicofisico e della cura quotidiana; include i lineamenti del viso, la trama della pelle, le forme del corpo, la qualità e l’aspetto di capelli e unghie; è data anche dalla grazia nel movimento e dalla vitalità. La bellezza interna si riferisce invece al carattere e alle qualità profonde della mente e delle emozioni; elemento fondamentale in questo senso è l’accettazione positiva e la cura di se stessi, che fa sentire in armonia e ci rende più gradevoli agli altri. Anche in estetica, sempre più l’approccio a cui si va incontro nei trattamenti è di tipo olistico. E credo che tutti gli operatori siano oggi consapevoli di come, compiendo una qualsiasi manovra sul corpo, si determinano reazioni sui vari piani: fisico, emozionale, mentale… È bene allora che anche le estetiste siano preparate ad osservare la persona che a loro si affida attraverso “una lente ayurvedica”, che conoscano la psicosomatica, che siano in grado di educare a una cura di sé che non dipende solo dai prodotti usati ma riguarda la dieta, il sonno, l’esercizio e il proprio modo di vivere in generale. Certo non si può pretendere che ingredienti, trattamenti e manualità strettamente indiani possano essere applicati a noi occidentali senza alcun riguardo, molti prodotti ayurvedici hanno infatti odori e reazioni non completamente gradevoli per i nostri sensi e la nostra pelle. Sul mercato sono oggi disponibili formulazioni e linee cosmetiche di ispirazione ayurvedica, con potenti ingredienti dalle proprietà benefiche che sono stati utilizzati per migliaia di anni quali ad esempio curcuma, neem, amla, guduchi, peonia, cocco, bacche di goji, legno di sandalo e semi di marula. Ma ricordiamo che la natura, la scienza della vita è intelligente: tutto quello che ci serve è vicino a noi, molto più vicino di quanto noi immaginiamo.