La Centella asiatica (INCI name: Hydrocotile asiatica L.), o Gotu-kola, è un genere di pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere o Apiaceae.
Caratteristiche
Nelle parti aeree della Centella asiatica sono presenti numerosi principi attivi classificati, in triterpenoidi pentaciclici, sesquiterpeni, steroli e saponine. Tra tutti la frazione più abbondante è rappresentata sicuramente dai triterpenoidi, al cui gruppo appartengono l’acido asiatico, l’asiaticoside l’acido madecassico e il madecassoside, responsabili delle sue numerose attività biologiche. In particolare, i diversi triterpenoidi presenti nella pianta hanno dimostrato un notevole effetto terapeutico nei confronti di alcune malattie dermatologiche, come acne, ustioni, dermatite atopica, vitiligine e ferite in generale.
Provenienza
La Centella asiatica cresce nelle zone umide delle regioni tropicali dell’India, del sud-est asiatico e della Malesia. Spesso è indicata con il nome comune di “erba delle tigri”, in quanto sembra, secondo una leggenda cinese che alcuni animali selvatici la usassero per curare le loro ferite, strofinandosi sulla pianta stessa.
Proprietà
La conoscenza della pianta di Centella asiatica e delle sue proprietà risale circa a tremila anni fa, quando in Cina, in Africa e in India furono scoperti i suoi numerosi effetti benefici, che portarono a definire la pianta come “panacea” per l’uomo. La medicina tradizionale cinese considera la Centella asiatica ancora oggi un’erba medicinale “miracolosa”, ampiamente utilizzata per la cura di numerose patologie, soprattutto della pelle, come ferite e ulcere. Inoltre, la Centella asiatica è utilizzata nella medicina ayurveda per la sua capacità di migliorare le funzioni cognitive e ridurre l’ansia, un effetto che le ha permesso di essere inserita nell’elenco dei rimedi medicinali nei testi tradizionali di medicina indiana. Oggi la Centella asiatica è diventata un rimedio popolare anche in Occidente dove, grazie al riconoscimento scientifico delle sue importanti proprietà biologiche, è stata inserita gradualmente nelle Farmacopee di molti paesi europei, compresa la Farmacopea Italiana X edizione.
Meccanismo d'azione
La pelle è uno degli organi più estesi dell’organismo, caratterizzato dalla presenza di più strati ognuno dei quali è costituito da specifiche cellule e sostanza e intracellulare, che hanno il compito di proteggere il corpo dagli agenti esterni e di mantenere l’omeostasi interna. Un’alterazione della sua complessa struttura, in seguito a lesioni di varia natura, altera il normale equilibrio omeostatico fisiologico oltre a determinare una cascata di eventi che sono alla base del processo riparativo dei tessuti. La guarigione delle lesioni cutanee può avvenire per rigenerazione, quando il tessuto danneggiato è sostituito da cellule dello stesso tipo, oppure per sostituzione, ovvero il tessuto iniziale è sostituito con tessuto connettivo, con la formazione di una cicatrice fibrosa. Il tipo di tessuto prodotto e la progressione della ferita dipende dall’andamento delle diverse fasi del processo riparativo, che possono essere suddivise in fase infiammatoria, di granulazione e di rimodellamento. Normalmente la fase infiammatoria, responsabile della difesa dell’organismo da agenti patogeni (di origine meccanica, chimica o batterica), dopo qualche giorno deve arrestarsi, permettendo l’inizio della fase successiva di proliferazione. In alcune condizioni si verifica uno stato di stallo, con cronicizzazione della fase infiammatoria che può comportare un danno irreversibile al tessuto. L’uso della Centella asiatica ha dimostrato, in molti studi, un importante ruolo nella guarigione delle ferite, in particolare questa sua proprietà è dovuta alla presenza nella pianta di specifici triterpenoidi come la madecassoside e l’asiaticoside. I triterpenoidi presenti determinano una rapida riparazione dei tessuti stimolando la proliferazione dei fibroblasti e aumentando la sintesi del collagene di tipo I e acido ialuronico.
Il miglioramento dello stato generale delle ferite, indotto dall’applicazione della Centella asiatica è dovuto inoltre alla sua azione antibatterica e antinfiammatoria; un effetto evidenziato dalla sua capacità risolutiva nei confronti di alcune patologie cutanee di natura infiammatoria, come la dermatite atopica e l’acne. Il controllo dello stato infiammatorio dei tessuti avviene attraverso la riduzione dei livelli di interleuchine, delle piccole molecole prodotte da vari tipi di cellule coinvolte nella risposta immunitaria, tra cui fibroblasti (tessuto connettivo) e cellule dell’endotelio (parete dei vasi sanguigni). In particolare, gli attivi presenti nella pianta di Centella riducono i livelli di interleuchina 1beta, in grado di favorire lo sviluppo del processo infiammatorio determinando febbre, vasodilatazione e migrazione di cellule immunitarie nel sito d’azione. La madecassoside sembra inoltre contribuire alla riduzione della fase infiammatoria inibendo l’espressione di iNOS, la ossido nitrico sintetasi inducibile. L’enzima iNOS è sintetizzata da alcuni tipi di cellule nel corso dei processi infiammatori, con lo scopo di aumentare la produzione di ossido d’azoto (NO) utile ad eliminare l’agente patogeno. L’ossido nitrico, così prodotto, agisce inoltre sulle cellule della muscolatura dei vasi sanguigni provocando il loro rilassamento, con conseguente vasodilatazione, un fenomeno alla base della fisiopatologia di molte malattie infiammatorie. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che la stimolazione vascolare indotta a livello del tessuto connettivo, in seguito ad applicazione locale della Centella asiatica, consente un miglioramento della nutrizione dei tessuti cutanei. Quest’ultimo effetto, associato all’azione antinfiammatoria e drenante della Centella asiatica, risulta particolarmente efficace in caso di cellulite, nota come liposclerosi.
Utilizzo
Nel settore cosmetico il resveratrolo si trova come attivo principale di molte formulazioni, come sieri, creme giorno/notte e lozioni, che hanno la funzione di prevenire e riparare i danni cellulari indotti sulla pelle dall’inquinamento, dall’esposizione ai raggi solari e dall’invecchiamento. Inoltre, in questi ultimi anni abbiamo assistito a una crescita esponenziale dell’utilizzo del resveratrolo come trattamento antiage, non solo con l’uso di prodotti cosmetici ma anche con l’assunzione di integratori, permettendo un’azione sinergica tra prodotto topico e sistemico.