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Alla scoperta del piacere sessuale femminile

La scoperta del proprio corpo e la consapevolezza del piacere sessuale è un viaggio tutto personale che facciamo in compagnia di noi stesse e del o della partner. Che il piacere sessuale esista non vi sono dubbi e che ci siano infiniti modi per provarlo e sperimentarlo è altrettanto vero. Ne parliamo con Nicoletta De Rosa, ginecologa.

NICOLETTA DE ROSA

I punti erogeni sono tanti e non sono solo a livello genitale. Il seno, l’ombelico, il collo, le cosce o anche le ginocchia sono zone del corpo che presentano una particolare sensibilità la cui stimolazione produce piacere e desiderio sessuale. Nella donna la stimolazione delle zone erogene induce delle specifiche modificazioni tissutali con vasodilatazione, imbibizione tissutale e incremento della lubrificazione a livello genitale. Questi effetti possono conseguire a uno stimolo tattile ma anche derivare dall’attivazione di uno qualsiasi dei nostri sensi vista, olfatto, udito…

Non c’è un modo giusto o sbagliato di provare piacere e le regole da seguire sono molto poche, la prima fra tutte è seguire il proprio “istinto”; la ricerca del piacere, infatti, è un bisogno primordiale da soddisfare, ma che nel tempo e con lo sviluppo sociale e culturale ha assunto connotati e significati diversi, multiformi a volte addirittura complessi. La sovrastruttura sociale ci impone di essere sempre felici, appagati, realizzati e questo qualche volta contrasta con il nostro sentire: l’appagamento sessuale rientra in questa condizione di totale benessere ecco che, quindi, quando non riusciamo ad ottenere tale appagamento ci sentiamo “incompleti”.

Ma il piacere sessuale non si raggiunge premendo un interruttore on/off. Il piacere sessuale scaturisce da un benessere psico-fisico e dalla consapevolezza di sé, e dipende spesso anche da un coinvolgimento emotivo.

Il parere del ginecologo potrebbe essere del tutto superfluo; eppure, ci sono alcuni momenti della vita in cui condizioni patologiche o anche fisiologiche variazioni nel nostro corpo non ci consentono di godere appieno della nostra vita sessuale. Quando è indispensabile chiedere aiuto?

Il sesso non deve mai essere doloroso: questa è una giusta regola! La dispareunia è la condizione per cui proviamo dolore durante il rapporto sessuale, è un sintomo importante e da non sottovalutare perché, tante volte, è un segno clinico che indica la presenza di patologie ginecologiche. Parlo di endometriosi, infezioni genitali, malattia pelvica cronica (PID), secchezza vaginale menopausale, vulvodinia… fare un controllo ginecologico in questi casi è necessario.

Anche la paura del dolore è un potente inibitore del desiderio sessuale, ecco che, se abbiamo sperimentato dolore i rapporti futuri potranno essere dolorosi… la vagina è un potente muscolo in parte volontario in parte involontario che possiamo controllare solo parzialmente. Infezioni recidivanti o traumatismi possono indurre una ipercontrattilità dei muscoli del pavimento pelvico che si traduce in dolore alla penetrazione, che aumenta la contrattura e quindi la percezione del dolore con un meccanismo di iperalgesia, ovvero con il tempo uno stimolo non doloroso viene percepito come tale. L’approccio a questo tipo di problematiche è multifattoriale con riabilitazione motoria, riabilitazione psicologica a volte farmacoterapia. Ora vi svelo un altro piccolo segreto… .il piacere sessuale non ha età! Ho avuto modo di confrontarmi con tante donne che a tutte le età possono sperimentare una riduzione della libido o il mancato raggiungimento dell’orgasmo, al contrario non esiste un’età per smettere di provare e ricercare l’appagamento sessuale.