La vite europea (Vitis vinifera L.), appartenente alla famiglia delle Vitaceae, è una pianta rampicante nota per le sue eccezionali proprietà cosmetiche e fitoterapiche. Ricchissima di polifenoli, flavonoidi e resveratrolo, la vite vanta un’azione antiossidante, lenitiva e rigenerante. Per questo motivo è considerata uno dei più efficaci “chimici verdi” nella cosmetologia naturale e nella cura della pelle.
A cura di Davide Antichi – Estetista e Cosmetologo
Vite rossa: proprietà antiossidanti e benefici per la pelle
La vite europea è una liana, ovvero una pianta legnosa o erbacea, il cui fusto si appoggia, attorcigliandosi o abbarbicandosi, ad altre piante, oppure pende dai loro rami; se non contenuta, può arram-picarsi fino a 12-15 metri ancorandosi tramite i cosiddetti viticci: i tralci, dapprima erbacei, lignificano in rami tortuosi e rivestiti da corteccia che con l’età si sfoglia in placche. L’apparato radicale è molto robusto: normalmente affonda a 2-5 metri, ma in suoli sabbiosi asciutti può spingersi oltre i 12 metri, caratteristica che assicura resistenza a siccità prolungate. Le foglie, per la forma dette palmatolobate (3-5 lobi), in media di 5-20 cm, sono glabre o leggermente pubescenti, con pagina inferiore più chiara; in alcune varietà (cultivar) “tintorie” virano al rosso dopo l’invaiatura. A livello riproduttivo la specie comprende due sottospecie: la selvatica (sylvestris) è dioica, mentre la forma coltivata (vinifera) presenta fiori ermafroditi (cioè di entrambi i sessi), un vantaggio che ha reso la vite autonoma nella fecondazione e quindi idonea alla coltivazione intensiva. Il patrimonio genetico è straordinariamente plastico: da 5.000 a 10.000 cultivar descritte, benché solo poche centinaia abbiano reale rilevanza commerciale. L’uso per la salute e il benessere della vite accompagna l’uomo da almeno 6.000 anni: tavolette sumere consigliavano infusi di vinacce per “ammorbidire la pelle”, mentre agli albori di Roma imperiale si diffuse l’enotera (massaggio con mosto tiepido e vinaccioli frantumati) nelle terme di Caracalla, antesignana delle moderne wine-spa. Plinio il Vecchio, nella Naturalis Historia, lodava “l’olio dei semi d’uva” per schiarire le macchie del volto, prova di un precoce impiego cosmetico. Semi e bucce sono serbatoi di flavan-3-oli e procianidine, stilbeni (resveratrolo, ε-viniferina), antocianine, acidi fenolici e tocoferoli; la linfa primaverile veicola minerali, amminoacidi e auxine; le fecce di vinificazione concentrano polisaccaridi mannano- β-glucanici e squalene . Questi metaboliti spiegano l’ampia gamma di proprieta antiossidanti, lenitive e rigenerative che ne fanno un “chimico verde” di eccellenza.
L’uso della vite per la salute e il benessere accompagna l’uomo da almeno 6.000 anni
Provenienza
Si pensa che il centro di domesticazione sia situato tra Caucaso e Mesopotamia; l’areale naturale della forma selvatica si estende dal Maghreb all’Iran settentrionale, passando per la Penisola Iberica e la Germania meridionale. In natura la vite colonizza boschi ripariali, margini di corsi d’acqua e radure umide, arrampicandosi su alberi alto-fusto; è presente dallo zero termico costiero a ~1.200 metri s.l.m., con tolleranza sorprendente a sbalzi termici e periodi di semi-aridita grazie alle radici profonde. Oggi Vitis vinifera copre 7,2 milioni di ettari e produce circa 77 Mt di uva/anno, con epicentri in Italia, Francia, Spagna, Cina, USA, Cile e Australia. Il clima ideale è temperato-caldo con forte insolazione e suoli ben drenati; nelle zone aride si ricorre al tendone per mitigare l’evapotraspirazione, mentre a latitudini elevate la pianta sfrutta pendii esposti a sud per guadagnare calore. Terroir e fattori colturali modulano il profilo chimico dell’uva (e quindi dei derivati cosmetici ottenibili):
• Stress idrico moderato → aumento produzione resveratrolo (meccanismo di difesa fitoalessinico).
• Macerazione prolungata (vinificazione in rosso) → aumento procianidine in vinacce e semi.
• Altitudine e forti escursioni termiche → sintesi di antocianine e aromi varietali
Utilizzo
- Olio di vinaccioli. Spremuto a freddo dai semi (resa 8-15 %), contiene 60-75% acido linoleico, 15% acido oleico, fitosteroli e tocoferolo (30-50 mg/100 g). E leggero, non-comedogenico (indice 1), penetra rapidamente e ripristina il rapporto LA/ALA dello strato corneo, ovvero la proporzione tra acido linoleico (LA) e acido alfa-linolenico (ALA), due acidi grassi essenziali. Il LA e un acido grasso omega- 6, mentre l’ALA e un acido grasso omega-3. Lo strato corneo, la parte piu esterna dell’epidermide, e ricco di lipidi, tra cui questi due acidi grassi, che svolgono un ruolo importante nella barriera cutanea e nella sua idratazione. Per questo e molto indicato in creme idratanti, lozioni postsolari, trattamenti per acne e cuoio capelluto. L’elevato smoke-point ne consente l’uso anche in alimentazione funzionale come fonte di PUFA.
- Mosto d’uva e AHA naturali. Il mosto, ricco di acidi tartarico, malico e citrico, esercita un peeling dolce che stimola il turnover corneocitario; viene impiegato in maschere illuminanti e bagni “vinoterapici” per favorire micro-circolo e detossinazione cutanea. Gli AHA naturali agiscono rompendo i legami corneo-desmosomiali, favorendo un’esfoliazione controllata e la penetrazione di antiossidanti. • Estratti titolati di bucce, semi, foglie e tralci. Standardizzati in polifenoli (≥95% procianidine o 3% resveratrolo) sono uti-lizzati in sieri anti-age, booster illuminanti e filtri blue-light. Foglie e tralci mostrano forte attivita di inibizione tirosinasica (IC₅₀ 3,8 mg mL-1) e inducono la produzione di SIRT-1 (+171%) rallentando la senescenza cellulare. Per la presenza di abbondanti ed efficacissimi anti-ossidanti sono impiegati in molteplici formulazioni protettive, non solo antiageing. Le proprieta protettive nei confronti delle metalloproteinasi di matrice (MMP) ne spiegano anche l’impiego in prodotti protettivi per il microcircolo, a sostegno dell’endotelio capillare.
- Linfa di vite. Ottenuta in primavera da viti di Malvasia tramite incisione del fusto e incapsulata in liposomi vegetali, fornisce un “cocktail isotonico” di sali, zuccheri e auxine; in formula gel 1,5% incrementa elasticità cutanea del 19,7% e idratazione del 10,3% in 28 giorni, preservando la biodiversità del microbiota cutaneo.
- Feccia d’uva rossa. Si tratta dello scarto solido della vinificazione, costituito da Saccharomyces inattivati, polisaccaridi mannano-β-glucanici e tracce di squalene, da cui si ottiene un estratto secco (INCI Saccharomyces/ Grape Lees Ferment Filtrate); esercita un’azione filmogena-umettante e un forte effetto antiossidante; inserito all’1-2% in formulazioni green riduce la TEWL e favorisce la sostenibilita circolare della filiera. La vite, oltre ad avere storia e tradizioni millenarie, rappresenta quindi un modello virtuoso di upcycling botanico: ogni frazione – dalla bacca alla linfa, dal seme alla feccia -offre molecole bioattive con meccanismi sinergici contro ossidazione, infiammazione, discromie e invecchiamento cutaneo. L’integrazione di estratti titolati e di materie prime a scarto-zero consente di formulare cosmetici efficaci, sicuri e sostenibili, rafforzando il legame tra tradizione enologica e innovazione dermoscientifica.


