Al momento stai visualizzando Skin Minimalism: cos’è e perché è la nuova tendenza skincare del momento

Skin Minimalism: cos’è e perché è la nuova tendenza skincare del momento

Le pance sono sature, la testa è piena, il fegato è grasso , le arterie sono inspessite. Evidentemente viviamo in un’era dove accumuliamo troppo: troppe calorie, troppi grassi saturi, troppi zuccheri e i tessuti si infiammano. Anche la pelle, sottoposta ad esposoma, raggi UV, detergenti aggressivi, pollution e centinaia di ingredienti spesso poco dermoaffini, è stata sovraccaricata di compiti estremi. Ecco la necessità di una nuova visione più essenziale e minimalista della cosmetologia.

A cura di Umberto Borellini – Cosmetologo

Senza considerare irritazioni, eritemi, cure oncologiche come radioterapie, sensibilità a farmaci, chemioterapici, stress meccanici, finanche allergie e immunodeficienze. Senza considerare svariati disagi psichici che possono provocare reazioni cutanee dal forte richiamo psicosomatico: teleangectasie, couperose, xerosi, dermatiti. Per non parlare della fase della gravidanza e del postparto, dove la pelle avendo subito forti sollecitazioni e cambiamenti ormonali, risulta particolarmente stressata. Formulativamente parlando il segreto sta nel selezionare pochi ingredienti specifici, eco-dermo-compatibili, sostenibili e, soprattutto efficaci e mirati, con ingredienti essenziali per evitare alla pelle troppe interconnessioni in periodi della vita in cui la rigenerazione deve seguire un iter fisiologico e naturale, dov’è necessario l’ausilio di prodotti in grado di proteggere la cute e mantenerne il corretto equilibrio. È importante dunque agire con sicurezza su un substrato, la pelle, particolarmente sensibile ed intollerante – come durante e dopo le terapie oncologiche quando la cute risulta nettamente più delicata e fragile; è importante fare attenzione anche alla scelta dei cosmetici più adatti.

Prodotti cosmetici: sono tutti sicuri?

La risposta è inequivocabile: dal punto di vista legislativo, tutti i prodotti che sottendono al nuovo regolamento EU sono sicuri, poiché sono regolamentati da severi controlli obbligatori. Nonostante ciò, è risaputo che esistono molti ingredienti attenzionati che sarebbe opportuno trattare con precauzione. L’obiettivo principale della legge è tutelare la sicurezza dei consumatori, attraverso l’immissione in commercio di prodotti controllati e sicuri per la salute, ma in casi come quelli sopradescritti è opportuno che i formulatori si impegnino a selezionare gli ingredienti più dermo compatibili. Oggi più che mai, bisogna anche prestare attenzione a fattori esterni come lo smog o il continuo contatto con prodotti troppo aggressivi che rendono la cute più fragile e sensibile, spesso con una barriera cutanea non integra; quindi non è sufficiente fidarsi dei regolamenti, ecco perché il professionista dell’estetica, deve svolgere un ruolo di tutoraggio sia a livello di controllo formulativo che applicativo. Una delle principali funzioni dell’epidermide è quella di creare una barriera tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno, proteggendo l’intero organismo. Se la pelle è lesa o compromessa, la barriera cutanea è più fragile e la sua funzione protettiva meno efficace. Ci sono quindi importanti accorgimenti da prendere per tutelare ulteriormente la cute soprattutto quella intollerante e sensibile.

Ripristinare la funzione barriera

La prima strategia dermocosmetica consiste nel ripristinare la funzione barriera ed è opportuno utilizzare cosmetici con un buon potere nutriente e ristrutturante. Ottimo in tal senso il burro di Karitè ricco di steroli, frazione insaponificabile e vitamine liposolubili, gli oli vegetali (come quello di mandorle dolci, Argan, Avocado, Girasole e Canapa) e fattori idratanti vegetali o biologici, che sono in grado di mantenere e incrementare l’idratazione. Meglio se i prodotti sono arricchiti anche di Vitamina E (Tocoferolo) dalle virtù antiossidanti e protettive ed estratti vegetali specifici rigeneranti e lenitivi come l’Elicriso un prezioso fiore dalle virtù antinfiammatorie, la Centella rigenerante e detossinante e l’allantoina.

Gli allergeni

Si tratta di sostanze solitamente innocue per la maggior parte delle persone, ma che in quelle predisposte, o a persone che hanno una barriera cutanea compromessa, possono provocare reazioni di varia natura. Per individuare più facilmente gli allergeni, la Direttiva EU obbliga tutti i cosmetici a riportare in etichetta 26 sostanze, (in realtà oggi sono 25 poichè nel 2023 ne è stata vietata una: Butl Fenil Metil Propional) sintetiche o naturali, con maggiori potenzialità allergizzanti. Queste sostanze sono state individuate dal Comitato Scientifico per la Sicurezza del Consumatore dell’Unione Europea (SCCS). Inoltre, se un prodotto cosmetico contiene uno o più di questi ingredienti in quantità superiore alle soglie limite, sull’etichetta troveremo, oltre alla denominazione generica “profumo”, “parfum” o “aroma”, anche il nome o i nomi di questi allergeni. Queste sostanze che dal 2027 aumenteranno a 84 sono sostanze utilizzate prevalentemente nelle fragranze (come gli oli essenziali) e in altri derivati di origine vegetale (per esempio estratti, acque aromatiche e molto altro ancora). 

L'INCI

L’INCI è un aiuto per capire altri ingredienti da evitare. Per esempio, i petrolati di derivazione idrocarburica sono sicuramente molto occlusivi e sospettati di interferire con la fisiologia dell’organismo; cosi come alcuni filtri solari (soprattutto se in forma nano) e alcuni conservanti come i parabeni e i cessori di formaldeide. Insomma, il minimalismo cosmetologico oggi deve fare rima con cosmesi essenziale ed efficace.