Da millenni le donne e gli uomini inventano, creano e amano abbellire il proprio volto con i colori: occhi, labbra e guance si tingono di nuance che prendono forme e aspetti diversi nel corso della storia dell’uomo. Ripercorriamo la storia e l’evoluzione del trucco nei secoli con il Make-up Artist Ezio Fontana.
Il momento storico, di cui abbiamo documentazione, dove le pratiche di trucco e abbellimento del viso ebbero inizio, è senza dubbio quello egiziano, nel quale – donne e uomini – usavano al fine di migliorare il proprio aspetto, come rito religioso o culto magico e, quasi sicuramente, con la funzione protettiva dai raggi solari la matita nera kajal applicata all’interno dell’occhio.
L'occhio di Horus
Mi riferisco proprio al più famoso trucco “occhio di Horus” che prolunga il sopracciglio e linea sulla palpebra uscendo entrambi esteriormente con due linee perfettamente parallele, come è stato molto ben riprodotto nel famoso film Cleopatra del 1963 e divinamente interpretato da Elizabeth Taylor. Come anticipato, in diversi documenti storici e raffigurazioni dell’antico Egitto, anche gli uomini, al pari delle donne, utilizzavano un trattamento per il proprio viso molto simile, ovvero unb trucco occhio di Horus forse per abbellireb il proprio viso, oppure per proteggere gli occhi dal sole o, chissà, forse una forma di rispetto reciproco.
Rivolgendo l’attenzione altrove nella storia dell’uomo, molto poco troviamo nel periodo medioevale in occidente, mentre se osserviamo la storia dell’antica Cina o delle popolazioni tribali del Sud America, si ritrovano una serie di rituali che vedono protagonisti il corpo e i colori, quali mezzi di espressione del proprio status, rappresentazioni teatrali o ringraziamenti alle divinità.
Nel Rinascimento, momento storico molto vivace per le arti e le scienze, vengono introdotti alcuni concetti di armonia e utilizzo dei colori per il viso molto simili a quelle che erano stati ideati e studiati dai greci secoli prima. Nelle prime opere teatrali del primo Novecento abbiamo potuto osservare la grande sperimentazione, con l’inserimento del trucco al fine di rappresentare i personaggi scenici.
Anche se la regina Vittoria disapprova l’utilizzo del trucco nel quotidiano ritenendolo blasfemo in quanto solo attrici e prostitute si imbellettano, in realtà in quest’epoca ha inizio l’era moderna, chiamato così quel periodo storia del ‘900 che ci porterà senza piú pause ai giorni nostri.
Una vera e propria trasformazione la troviamo infatti proprio tra gli anni ‘20 e gli anni ’70, passando da un occhio pesto completamente nero su tutta la palpebra e quello piú sofisticato degli anni ’60 E ‘70 con uso di eye liner e linee più sottili intorno all’occhio che lo rendono sofisticato. Capita spesso ad un make up artist professionista di ritrovarsi infatti ad affrontare riunioni per un progetto che fa riferimento ad un periodo storico del passato, è quindi necessario che il truccatore sappia realizzare un make-up in linea con il progetto, questo può avvenire sia durante la realizzazione di un film girato in un epoca diversa dalla recente o spesso per una sfilata di moda, dove lo stilista vorrebbe vedere realizzato sulle modelle che indossano i suoi vestiti un make up del tutto in sintonia con il suo stile.
Nelle piú rinomate e prestigiose accademie italiane di make-up è prassi comune insegnare ai neo make-up artist la storia e l’evoluzione del trucco e nello specifico il periodo che parte dagli anni ‘20 quindi: dal cinema muto, fino adarrivare ai giorni nostri.
Dopo gli anni ‘70 possiamo dire che ciò che generalmente viene proposto, sono quasi sempre rivisitazioni e accenni di ciò che è stato il make-up fino a quel momento. Negli anni ‘80 anche tra gli stilisti di moda troviamo un ecclettismo dello stile, cioè una vera e propria ricerca nelle proposte che evocano il passato non lontano. Per i neo-truccatori conoscere ciò che è avvenuto e come il make-up si sia evoluto nella storia recente è fondamentale, specie se abbinata a una propria creatività e, non ultimo, saper consigliare la nostra cliente con una maggiore consapevolezza. Anche la ricerca cosmetica ha contribuito all’evoluzione, arricchendosi di nuove texture e nuove formule e non solo, negli applicatori per il make-up vediamo un continuo aggiornamento, attrezzi che facilitano ulteriormente l’applicazione del prodotto sulla nostra cliente e sulle modelle, negli ultimi anni sono diventati per la maggior parte mono uso. Abbiamo allora dismesso tutti i vecchi belletti per far posto ai nuovi Assolutamente no! Il mio eye liner è sempre quello in tavolozza che applico intingendo il pennellino inumidito.