Le Biotecnologie Bianche, o White Biotechnology, si focalizza sull’utilizzo di microrganismi e processi biologici per la produzione di sostanze attive e ingredienti destinati a migliorare la qualità dei prodotti per la cura della pelle. Le biotecnologie bianche rappresentano un pilastro cruciale nella ricerca cosmetica orientata alla sostenibilità. Ne parliamo con Elisa Altieri, Market Manager di Roelmi HPC.
Il nuovo e innovativo approccio biotecnologico in campo cosmetico, non solo offre risultati avanzati dal punto di vista tecnologico, ma si allinea anche al crescente interesse per la sostenibilità nel settore cosmetico. La cosmetica biotecnologica, o bio-cosmetica, si basa sull’applicazione di principi scientifici avanzati per sviluppare prodotti che rispondano alle esigenze del consumatore moderno, sempre più orientato verso scelte eco-sostenibili. Un esempio tangibile di questa applicazione è la biofermentazione, un processo chiave nella produzione di composti bioattivi per applicazioni cosmetiche e nutraceutiche. Questa tecnica sfrutta microrganismi per convertire substrati naturali, come frazioni non edibili della filiera agroalimentare, in ingredienti ad alto valore tecnologico
Roelmi HPC, in linea con la sua filosofia di ricerca e sviluppo incentrata sulla sostenibilità, ha adottato la biofermentazione come strategia chiave di innovazione nel settore cosmetico, già da diversi anni. La biotecnologia bianca prevede l’utilizzo di enzimi o batteri di ceppi proprietari, e si è consolidata industrialmente a valle dei cicli di produzione (tecnologie end-of-pipe). Attualmente, queste tecniche si stanno diffondendo come metodi che consentono la produzione di prodotti ad alto valore da risorse rinnovabili. In questo contesto nasce, ad esempio, la linea EquiBiotics, ingredienti postbiotici derivanti appunti da ceppi di proprietà di SynBalance, società del gruppo ROELMI HPC e specializzata in probiotici. L. rhamnosus DSM25568 e L. aci dophilus DSM24936, sono i precursori di due ingredienti post-biotici ad alto valore aggiunto, in grado di targettizzare specifici requisiti per determinate applicazioni cosmetiche, grazie alle loro proprietà, tra cui resilienza, resistenza e adattabilità. La Biotecnologia Bianca offre numerosi vantaggi in termini di sostenibilità.
La produzione basata su microrganismi riduce l’uso di risorse naturali e l’emissione di gas serra, contribuendo così alla conservazione dell’ambiente. Inoltre, partendo da sottoprodotti di matrici organiche, provenienti ad esempio da filiere agroalimentari, si contribuisce a tutti gli effetti alla circular economy, valorizzando risorse altrimenti considerate scarti. Questi avanzamenti tecnologici non solo offrono soluzioni più sostenibili, ma rispondono anche alle aspettative del consumatore moderno, sempre più attento all’origine e all’impatto ambientale dei prodotti che utilizza. La sostenibilità, quindi, diventa un valore imprescindibile nella scelta dei cosmetici, influenzando le decisioni di acquisto e guidando le aziende verso pratiche più eco-friendly. ROELMI HPC si inserisce in questo contesto come azienda all’avanguardia nella ricerca e sviluppo di ingredienti cosmetici biotecnologici. Attraverso la sua filosofia N.I.P. (Nature Is People), l’azienda dimostra un impegno concreto verso la sostenibilità, cercando approcci innovativi che rispettino l’ambiente e l’ecosistema. L’uso di tecnologie bio-based e biotech, insieme alla valorizzazione dei sottoprodotti delle catene di fornitura, riflette l’impegno a offrire soluzioni cosmetiche all’avanguardia nel rispetto dell’ambiente. L’applicazione delle Biotecnologia nel settore cosmetico non solo consente risultati avanzati dal punto di vista tecnologico, ma si allinea anche ai valori sempre più importanti del consumatore moderno. Per il nostro gruppo, la valorizzazione delle risorse è un’arte che supera il tempo.