a cura di Sofia Rattà
Quando si parla di bellezza e ben-essere si parte sempre dal presupposto che si stia parlando di corpo, mani, pelle o tutto ciò che è immediatamente visibile, ma non sempre è così. Da molti anni ormai si è fatta strada una nuova branca della medicina e ginecologia estetica che “cura” l’aspetto più intimo delle pazienti.
La Ginecologia Estetica Funzionale nasce dall’unione di competenze in ambito ginecologico e medico estetico, in un mix compatto, perfetto e coordinato di tecniche e trattamenti che parte in primis da un buon progetto di prevenzione e, ricorrendo alle cure laddove ci sia indicazione e reale bisogno, con un programma totalmente personalizzato per la paziente.
L’estetica dell’organo genitale femminile può essere alterata per ragioni costituzionali, acquisite, in seguito a eventi di natura psicologica, traumatica o post cambiamenti dell’assetto ormonale della donna come frequentemente avviene dopo le gravidanze e, soprattutto, durante il climaterio e la menopausa. Con l’inizio della menopausa, e non solo, le donne devono affrontare l’impatto con i disturbi legati alla riduzione dell’apporto estrogenico che è il carburante della femminilità. A questo appunto viene in aiuto la medicina estetica con medical device di ultima generazione.
Grazie a un’offerta terapeutica ampia e variegata ormai non ci sono più tabù: dalle terapie biostimolanti alle tecniche di medicina rigenerativa impiegate nella gestione dell’atrofia vulvo-vaginale.
Tanti i trattamenti e le metodiche a disposizione del medico estetico coaudiuvato dal supporto dello specialista in ginecologia quali: biostimolazione, radiofrequenza, carbossiterapia, filler vulvare, tossina botulinica, PRP, laser vaginale ma anche lipofilling e labioplastica, questi ultimi essendo trattamenti chirurgici sono di competenza del chirurgo specialista in chirurgia plastica.
Tra questi, il filler vulvare con Acido Ialuronico…
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