Riscoprire la natura, con i suoi ritmi vitali, le sue culture millenarie e le sue esperienze di benessere secolare, è sempre più, per gli appassionati del wellness, la risposta alle loro destinazioni vacanziere: un modo per unire tutti questi aspetti in un approccio intimo e consapevole, alla riscoperta di sé, nonché solidale con l’ambiente, il territorio e il suo benessere autoctono.
Questa riscoperta dello stare bene, in chiave moderna e attuale, rispecchia fedelmente il concetto di “wellness in tour”, inteso come viaggio esperienziale alla scoperta di mete e destinazioni ben recise, legate al wellness territoriale e tutte da scoprire sotto il profilo del “benessere immersivo” che i luoghi stessi offrono. Un concetto interessante per tutti i “turisti del benessere” ai fini di far provare loro delle wellness experience totali, naturali, complete e culturalmente legate alle caratteristiche del territorio che le ospita. Questo vuol dire perciò, per qualsiasi appassionato di benessere, approfittare della vacanza – più o meno in SPA – per approfondire la conoscenza di tutto ciò che di wellness offre la natura del luogo.
Quindi, indipendentemente dal fatto che la struttura ricettiva di riferimento (hotel, resort o agriturismo che sia) ospiti al suo interno un’area wellness, il cliente/turista del benessere si orienta così ad utilizzare i benefici del territorio come fosse una “SPA a cielo aperto”, identificando le culture e le abitudini di benessere del luogo come proprio riferimento per lo stare bene e per raggiungere i propri obbiettivi di benessere in modo totalmente propriocettivo, consapevole e rispettoso verso l’ambiente che lo circonda. Dal mare alla montagna, dalle foreste ai laghi, dalle vallate fluviali alle risorgive termali: tutto quello che la natura può darci come beneficio di benessere profondo e autentico è collegato e si incrocia con le attività culturali, sportive e tradizionali legate al benessere del territorio.
Il ritorno al benessere globale, solidale e consapevole è oggi possibile grazie anche all’opera di sensibilizzazione di movimenti ed organizzazioni internazionali no-profit (come World Wellness Weekend, Global Wellness Day e altri) dediti a educare tutti gli appassionati a prendersi cura di sé e a scoprire anche in chiave turistica, tutto il benessere che natura, luoghi, tradizioni e professionisti internazionali possono offrire
Trattamenti e percorsi full immersion come thalassoterapia, bagni di fieno, forest bath, bagni di calore e di ghiaccio, termalismo, riattivazione motoria, sports estremi, yoga e mindfullness sono oggi sempre più richiesti per personalizzare l’esperienza di benessere della propria vacanza. Questa “educazione al benessere” (che la natura e la nostra consapevolezza “ancestrale” ci danno) diventa perciò un modo per interiorizzare e fare nostri i precetti naturali e millenari dello stare bene e permetterci così di creare un nostro percorso SPA personalizzato in base a quello che natura, territorio e tradizione offrono. Questo è importante anche per la struttura ricettiva stessa che, avendo o meno una SPA al suo interno, può creare od ampliare esperienze di benessere su misura per il proprio ospite attraverso la qualità della propria accoglienza, del dormire bene, di proprie iniziative wellness a supporto (meditazione o yoga in giardino, percorsi vita, etc), della propria cucina ed offerta gastronomica: tutte iniziative che serviranno anche a creare o consolidare le basi per la propria (od eventuale) SPA interna. La voglia di star bene è sempre più contagiosa e la vacanza diventa il momento ideale per riequilibrare il proprio benessere interiore: il modo migliore per riscoprire dentro di sé tutti i meravigliosi meccanismi naturali dello stare bene.