Cosa ci si aspetta dal trucco permanente? Cosa è giustamente auspicabile? Ci sono situazioni in cui l’operatore deve necessariamente confutare le convinzioni del cliente.
Capita spesso che vengano da me persone con la foto di un personaggio famoso, chiedendomi di realizzare le sopracciglia con quella forma. È bene, in questi casi, non alimentare per niente il suo desiderio, anzi, va subito contrastato. Ogni volto ha il sopracciglio adatto. Certo, ci sono delle piccolissime varianti. Di solito, progetto due sopracciglia diverse, chiedendo alla cliente se preferisce la destra o la sinistra. Ma si tratta sempre di due sopracciglia che per spessore, forma, inclinazione e tecnica di realizzazione, stanno bene su quel viso. Le uniche foto che voglio visionare sono quelle di chi è affetto da alopecia. Chiedo, infatti, a chi è oggi privo di sopracciglia, di vedere come erano le sue, prima della malattia, in modo da cercare di ripristinare la sua immagine. Altro caso è quello della persona che si aspetta che il trucco permanente alle labbra, le ingrandisca. Questo è assolutamente sbagliato. Un trucco permanente può rimarcare il contorno labbra rendendolo più definito e si possono apportare alcune piccole correzioni, come quelle a delle labbra discendenti. Sono un po’ gli stessi accorgimenti che tiene un truccatore. Ma non siamo dei chirurghi, che possono aumentare il volume delle labbra! Le classiche regole di trucco inoltre, non possono nemmeno essere applicate in modo pedissequo alla dermopigmentazione visagistica. Qui tutto deve essere più naturale, tridimensionale ed aderente alle forme, alla muscolatura e ai volumi propri dell’individuo.
Leggi anche l’articolo La dermopigmentazione diventa tridimensionale
Applicando, per esempio, i consigli del trucco correttivo classico in maniera indiscriminata, si può arrivare ad apportare alle sopracciglia modifiche forse anche troppo importanti. Riporre nel trucco permanente del contorno occhi la speranza di ottenere uno sguardo più bello, con degli occhi più grandi e allungati, porterà anche in questo caso a una delusione. Un eyeliner tatuato eccessivamente allungato o diretto verso l’alto, si tradurrà dopo qualche anno inevitabilmente in un tratto discendente al cedimento della muscolatura sottostante. Bisogna aver presente poi che c’è una differenza tra mettere il pigmento sopra la pelle o dentro la pelle! In caso delle sopracciglia, una modifica fatta con una matita da trucco, andrà a coprire fisicamente la zona del margine sopraorbitale e la parte superiore del muscolo orbicolare. Ponendo infatti del materiale cosmetico (il trucco, ossia la pasta grassa della matita) sopra l’epidermide, si può riuscire a camuffare la vera conformazione dell’arcata sopraccigliare. Un trucco permanente invece non riuscirà ad ammorbidire le naturali curve anatomiche, proprio perché il pigmento è immesso nel derma, non sull’epidermide. Ecco così che un sopracciglio realizzato applicando alla lettera le classiche regole di trucco visagistico, risulterebbe artefatto.
Leggi anche l’articolo Nasce l’avatar della bellezza
In sede di consulenza il dermopigmentista con esperienza capta subito i segnali di aspettative non conformi alla reale fattibilità ed è suo compito far comprendere alla cliente cosa è veramente giusto desiderare. Il cliente deve collaborare con l’operatore durante la fase di progettazione esponendo il suo gusto e lasciando all’operatore stesso un certo margine discrezionale, quanto basta per poter realizzare qualcosa di oggettivamente bello. Unendo le proprie conoscenze, abilità e gusti a moderate regole estetiche, l’operatore tatua un trucco permanente che esalta i connotati del volto, apportando piccole correzioni e creando benefici effetti ottici, laddove possibile.
Per leggere l’articolo completo abbonati a Mabella
Leggi anche l’articolo L’importanza della consulenza informativa