Green, eticamente corretto e sostenibile. Ecco l’identikit dello smalto di ultima generazione che si sta facendo largo sul mercato.
La domanda di prodotti a connotazione naturale e orientati alla sostenibilità ambientale è una tendenza che cresce in maniera costante, anche nell’universo della cosmesi. A confermarlo, è la più recente Indagine Congiunturale di Cosmetica Italia. Partendo dal presupposto che, a oggi, sul piano normativo non esiste una definizione univoca dei concetti di “naturale/bio” e “sostenibilità ambientale” riferita ai cosmetici, Cosmetica Italia ha tracciato un perimetro di classificazione individuando due aree: cosmetici a connotazione naturale/biologica e cosmetici con connotazione di sostenibilità ambientale/green. Sulla base di questi perimetri di classificazione è stato possibile indagare il valore dei cosmetici a connotazione naturale e sostenibile che è risultato pari a 1.654 milioni di euro. Il valore dei cosmetici a connotazione naturale/biologica è di 778 milioni di euro, mentre quello dei cosmetici sostenibili/green è di 876 milioni di euro. La sovrapposizione dei due insiemi, ovvero delle imprese che adottano processi o producono cosmetici legati alla sostenibilità e di quelle che fabbricano cosmetici a connotazione naturale/biologici, raggiunge i 925 milioni di euro.[1]
[1]www.cosmeticaitalia.it/export/sites/default/centro-studi/indagine-congiunturale/Congiunturale_2021_02_10.pdf
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Green… a chi?
Nell’era della Clean Beauty, l’industria della cosmesi punta su prodotti di derivazione naturale e biologica, mettendo al centro della politica aziendale il benessere, la sostenibilità e la biodegradabilità. Questo riguarda anche gli smalti, che sono sempre più green, sostenibili ed eticamente corretti. Partiamo dalla definizione di green, che ha ancora contorni sfumati. Non esiste, infatti, una normativa specifica che rimandi per formulazione, packaging e processi a caratteristiche green. Il riferimento, è ancora al Regolamento Europeo 1223/2009 che garantisce la sicurezza dei prodotti. Quando si parla di cosmetici green, quindi, possiamo dire in maniera generica che si tratta di referenze a base vegetale. Green può assumere anche il significato di “amico del benessere”, pertanto le formulazioni più innovative escludono la presenza al loro interno di sostanze dannose come canfora, toluene, formaldeide e, ovviamente di DBP, ormai vietato dalla Comunità Europea a causa della sua comprovata tossicità. La lista degli elementi potenzialmente dannosi esclusi dalle più moderne formulazioni, però, è molto più lunga: in alcuni casi, a tutela della salute e del benessere, può arrivare a contenere anche 16 elementi.
Sul mercato, inoltre, è possibile trovare smalti vegani, privi di glutine per i celiaci e con formulazioni a base di acqua.
Smalti amici del Pianeta
Anche tra le aziende del settore dell’estetica professionale è sempre più diffuso il concetto di responsabilità sociale d’impresa: oggi infatti, le strategie aziendali sono ispirate anche a principi etici, come il rispetto dei diritti umani e degli esseri viventi in genere, il rispetto sociale e quello ambientale. Anche lo smalto entra in questa dimensione e diventa ‘eticamente corretto’, rigorosamente cruelty free e eco-friendly. Si fanno largo sul mercato gli smalti ‘amici del Pianeta’, contenenti solventi bio-based, ovvero derivati dalla biomasse vegetali, quali barbabietola, canna da zucchero, legno, grano, mais, patata, cotone e manioca.
Photo Credits: @freepik.com; @pexels.com
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