A cura di Sandra Landoni, Presidente Nazionale Confartigianato Imprese comparto Estetica
La chiusura dei centri estetici ha provocato, oltre al danno economico, un disagio tra i cittadini, che si sono visti privati della possibilità di fruire di servizi utili al mantenimento dello stato di benessere psico-fisico, al quale importanza viene attribuita dalla comunità scientifica.
Gli effetti si sono resi evidenti già a pochi giorni di distanza dal DPCM e si sono concretizzati in un inasprimento del già elevato livello di abusivismo che affligge il settore, come dimostrano le tante sanzioni irrogate a soggetti che hanno continuato a erogare servizi presso il proprio domicilio o presso quello del cliente, aggravando le carenze dal punto di vista igienico-sanitario.
Parallelamente, si è registrata una diffusione di iniziative avviate da produttori/fornitori che, in nome dei protocolli da adottare alla riapertura, offrono prodotti e/o presidi a prezzi maggiorati fino a 10 volte il normale prezzo di vendita. Tali situazioni devono essere contrastate attraverso un’intensificazione dei controlli e un inasprimento delle sanzioni a carico di chi contravviene alle misure di contenimento indicate dal Governo, ma anche di coloro che fruiscono di servizi erogati abusivamente, attuando una vigilanza del mercato per evitare iniziative di sciacallaggio. Alla luce di questo e al fine di porre un freno al dilagare di queste situazioni, è opportuno prevedere una riapertura dei centri subordinata all’applicazione di accortezze di carattere igienico-sanitario, che vadano a integrare le stringenti disposizioni in materia che gli operatori già rispettano in ossequio delle leggi di settore e dei Regolamenti regionali/comunali, da individuarsi a livello nazionale onde consentirne l’applicazione su tutto il territorio.
Queste le misure di carattere organizzativo suggerite da Confartigianato Benessere:
• Svolgimento delle attività esclusivamente su appuntamento
• Presenza di un solo cliente per volta in area reception, spogliatoi, servizi igienici
• Permanenza dei clienti all’interno dei locali limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione del servizio/trattamento
• Adozione di orari di apertura flessibili con turnazione dei dipendenti
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A livello igienico-sanitario la proposta di Confartigianato Benessere prevede:
• Utilizzo mascherina e guanti
• Utilizzo di occhiali protettivi o visiera in plexiglas.
• Igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni trattamento/servizio
• Disinfezione dei servizi igienici dopo ogni utilizzo
• Utilizzo, ove possibile, di materiali monouso e lavaggio a temperatura adeguata e con prodotti igienizzanti dei materiali in tessuto
• Posizionamento di soluzioni disinfettanti all’ingresso e in corrispondenza di tutte le postazioni lavoro, a disposizione di operatori e clientela
• Utilizzo di soprascarpe monouso
• Utilizzo di camici monouso o lavaggio giornaliero degli indumenti ad alta temperatura con prodotti igienizzanti
• Accurata detersione dei lettini con ipoclorito di sodio-candeggina o alcool denaturato, ed arieggiamento della cabina dopo ogni trattamento