di Daniela Morandi
Ci è stato sempre detto che la mattina è il momento in cui ci servono molti zuccheri per poter affrontare la giornata. Molto poco invece si dice dell’importanza delle proteine e su come strutturare questo pasto
Se associare proteine, carboidrati e grassi ( regola fondamentale per avere una risposta ormonale ottimale per il nostro benessere), durante pasti principali in genere non costituisce un problema, a volte lo scoglio può essere costituito dalla prima colazione. Le nostre abitudini alimentari tendono infatti a portarci a scegliere una colazione di tipo “dolce” che nell’immaginario comune stride con l’idea di poter inserire delle proteine nello stesso pasto.
Ma se non è un problema assumere gli zuccheri per l’energia e i grassi ( che tra l’altro sono buoni!!) perché sono fondamentali per delicati equilibri fisiologici, quale è il motivo per cui anche a colazione è necessario assumere una giusta quantità di proteine?
Le proteine ci garantiscono i “mattoncini” per costruire la nostra muscolatura, riparare i tessuti danneggiati e mantengono la glicemia stabile, garantendo senso di sazietà che permane a lungo. Infine, mantenendo la glicemia stabile, avremo molta più energia fisica, mentale e un umore migliore.
Pur facendo una colazione abbondante composta però da molti zuccheri, molto spesso a metà mattina si verifica il cosiddetto “buco nello stomaco”. Altre cose che possono accadere sono la sensazione di stanchezza e la difficoltà di rimanere concentrati: quello che succede dopo, può essere ancora più pericoloso perché arriviamo all’ora del pranzo con uno squilibrio tale di zuccheri da indurci a fare le scelte meno funzionali per il nostro benessere. Per evitare tutto questo, è sufficiente fare attenzione a “bilanciare” la nostra colazione associando tutti e tre i macro nutrienti.
Facciamo un esempio partendo da due colazioni “classiche”:
• Fette biscottate con marmellata
La “correzione” è costituita dall’aggiunta di un po’ di ricotta. Questa, mescolata a della marmellata senza zuccheri aggiunti, si trasforma in una mousse dal sapore delicato anche per chi non è abituato all’utilizzo delle proteine alla mattina. Alle fette biscottate classiche sostituiamo delle fette molto ricche in fibre che permettono di assimilare meno i carboidrati garantendo anche sazietà. Infine, non ci resta che aggiungere qualche mandorla.
• Latte e biscotti
La maggior parte dei biscotti che si trovano in commercio, ha le seguenti caratteristiche:
- sono ricchi di carboidrati sotto forma di farina e zuccheri, ricchi di grassi ma poverissimi di proteine;
- sono ricchi di carboidrati sotto forma di farine pur essendo “senza zucchero” e a volte troppo poveri di grassi e di proteine.