di Paolo Guatelli
Partiamo dalle caratteristiche e dalla funzionalità del fondotinta, per arrivare a un nuovo concetto di make up, che abbina la funzione decorativa a quella trattante
“Non uso il fondotinta tutti i giorni, perché dopo un po’ di tempo dall’applicazione mi dà fastidio e lo sento appiccicoso sulla pelle”, “la mattina non ho tempo e metto esclusivamente mascara e rossetto”, “lo applico solo il sabato sera perché ho più tempo per truccarmi”. Queste sono le tipiche risposte che purtroppo ancora molte signore danno quando si chiede loro un’opinione sui fondotinta che si trovano comunemente in commercio. Con questo articolo voglio fare chiarezza sulla funzione attuale di questa tipologia di prodotto, e del makeup in generale.
Partiamo dalla finalità più conosciuta:
“Mi trucco perché voglio essere più bella”. Benissimo, sono felice che grazie al mio lavoro e a quello di tanti miei colleghi le consumatrici imparino a nascondere i cosiddetti difetti! Il termine trucco, infatti deriva dal francese “trouque” il cui significato letterale è “inganno”. Attenzione però, se da un lato le irregolarità del volto possono essere mimetizzate, dall’altro, nel momento in cui vogliamo valorizzare l’identità di una persona dobbiamo soprattutto mettere in risalto i lineamenti che caratterizzano l’unicità di quel volto. Questo risultato lo otteniamo grazie all’uso corretto dei fondotinta per uniformare l’incarnato e la texture dell’epidermide, e grazie all’armonia delle linee e delle sfumature cromatiche ottenute con i prodotti occhi e labbra.
Le tipologie di fondotinta sono ormai vaste. Si passa dalle classiche emulsioni di olio in acqua, o viceversa di acqua in olio, alle formulazioni che vengono colate e che non contengono acqua, così come le mousse o quelle in polvere compatta. Nella fase di sviluppo di un nuovo prodotto ognuna di queste varietà può essere caratterizzata da coprenze e luminosità molto diverse tra loro. Si può creare ad esempio un fondotinta liquido molto coprente e uno compatto molto leggero, contrariamente a quanto invece succedeva in passato. (Leggi anche “Colore sul volto.. e nell’anima” di Paolo Guatelli)
Fino a questo punto abbiamo parlato della funzione decorativa, quella che viene associata immediatamente all’idea di makeup. Una caratteristica fondamentale che invece è ancora poco conosciuta, e che ritengo siano per primi i professionisti della bellezza a dover spiegare con competenza al pubblico, è la funzione protettiva che i fondotinta in primis, e a seguire tutti gli altri prodotti, svolgono sull’epidermide. Fino a pochi anni fa i trattamenti per la pelle e il trucco del volto erano quasi in antitesi tra loro
Si utilizzavano addirittura creme di base specifiche per proteggere l’epidermide dal rischio di occlusione che comportava il makeup. Oggi, soprattutto nei marchi di alto livello, la funzione decorativa e quella trattante si avvicinano sempre più, a tal punto che in alcuni casi, come avviene nella linea che porta il mio nome, si fondono in prodotti unici, protettivi per la pelle, che introducono un nuovo concetto di “skincare makeup”.