di Simone Ciolli
Disintossicarsi dalle tecnologie digitali, liberare la mente, vivere momenti di reale benessere. La SPA experience deve rispondere a complesse esigenze della clientela.
Ma non si può parlare di mental wellness e digital detox senza una metodologia.
Essere aggiornati e competitivi nel mercato del benessere vuol dire intercettare le odierne necessità di una clientela sempre più informata ed esigente, necessità e bisogni che sono poi quelli dettati dalle conseguenze del nostro modo di vivere quotidiano.
E quale trend può essere oggi più attuale, visto che ci coinvolge tutti, se non quello di disintossicarsi dalle tecnologie digitali, dal loro continuo ed eccessivo utilizzo, dalle cattive abitudini legate a strumenti virtuali che ci possono portare alterazioni anche importanti sul nostro equilibrio psico-fisico, mentale e sociale?
L’eccessivo utilizzo di dispositivi e tecnologie digitali sta diventando oggi un trend che non conosce sosta e le nostre abitudini quotidiane sono sempre più coinvolte in tutto ciò che è tecnologia, wi-fi, rete, mondo virtuale a scapito di tutto ciò che invece ci è più affine nonché intrinseco alla nostra natura e fisiologia: tutto il mondo naturale – e “analogico” – che ci circonda e che può portarci a ritrovare la nostra essenza individuale, ricca di esperienze primordiali ed ancestrali, che sono poi le linee guida della nostra vita quotidiana atte a preservarci in ottimo stato di salute.
Creare specifiche SPA Experience legate al mental wellness e digital detox, cioè alla disintossicazione da elettrosmog ed inquinamento da eccessivo utilizzo di dispositivi e tecnologie digitali, è diventato oggi un trend legato a consapevolezze e bisogni sempre più diffusi. Perciò, creare una precisa SPA Methodology su questa esigenza – e sulle sue conseguenze e ricadute sulla fisiologia della persona – può permettere, visto il consumo dilagante di tecnologia e relative abitudini scorrette da parte di tutti, uno sviluppo di richieste in tal senso sempre più importante.
Un Metodo “Analogico” Multidisciplinare che agisca sulle conseguenze di questa abitudine ormai sempre più dilagante ed inarrestabile (purtroppo, visti i tempi, anche necessaria) e permetta, in una SPA altamente specializzata in questo metodo, risultati certi ed importanti su tutti i disagi che questo sovraccarico individuale porta con sé: miglioramento nella qualità del sonno e del riposo (attraverso, per esempio, un’adeguata terapia per l’insonnia o per tutti coloro che vogliono tornare a dormire bene ed in qualità); creazione di percorsi, rituali ed esperienze che portino ad una sorta di ritiro spirituale in se stessi con trattamenti di totale riequilibrio naturale; rieducazione del proprio stato mentale con richieste trasversali indirette (per esempio far sentire importanti ed unici i propri ospiti, motivandoli); disintossicazione totale dell’organismo con percorsi in habitat naturali e immersioni all’aria aperta alla riscoperta dei propri meccanismi ancestrali e con una educazione mirata al rispetto dell’ambiente…
In questa direzione si costruiscono, ad esempio, specifici programmi di trattamenti cosmetici funzionali e green che contrastino, fra le tante conseguenze dovute ai device tecnologici, anche il danneggiamento cutaneo dall’esposizione alla luce blu dei monitor di PC, tablet e telefonini; immersioni e percorsi di balneoterapia salina, termale e talassoterapica che portino scambi di riattivazione fisiologica; la già citata terapia del floating (galleggiamento – o “fluttuazione” – in vasche iperconcentrate di sale ed in totale assenza di stimoli sensoriali esterni) per il riequilibro totale di corpo, mente e spirito in completo rilassamento psico-fisico;
una terapia innovativa come i “bagni energetici” di infrarossi (la parte buona del sole), per ricaricare le cellule, disintossicare tutto l’organismo, riequilibrare, rilassare e rigenerare tutta la persona; una terapia ancora più “avveniristica” come la sound therapy, dove un’accurata e programmata sequenza di musica e di “sensazioni sonore ed ambientali”, provenienti da ogni direzione, permette una totale immersione dell’individuo in paesaggi sonori ideati appositamente per questo tipo di esperienza e induce tutto l’organismo (attraverso la stimolazione della psiche e di molte aree del cervello) a riposare, distendersi, riequilibrarsi, riattivarsi, etc.
Tutto questa eccessiva esposizione al mondo digitale, è inutile negarlo, rappresenta oggi una abitudine quotidiana di cui non riusciamo, non vogliamo o non possiamo più fare a meno; proprio per questo sviluppare una precisa SPA Methodology, che riequilibri questa alterazione a cui siamo sottoposti, permetterà di seguire una tendenza di benessere sempre più richiesta, dare risultati sempre più importanti (a livello di prevenzione ed educazione), nonché di creare dinamiche di benessere sempre più allineate alle richieste dei consumatori.
E tutto questo, da un punto di vista gestionale e di management, permette di arricchire il wellness concept specifico della SPA, nonché lo sviluppo del proprio core business, attraverso la fidelizzazione del cliente/ospite, che trova nel Metodo e nelle SPA experience relative al mental wellness e al digital detox un aiuto importante, cioè un supporto pratico ed un’educazione finalizzata ad affrontare nuovamente la quotidianità del proprio vivere.