Approcciarsi alla medicina e alla dermatologia estetica non ha più “un’età”. Crescono sensibilmente le richieste dei giovani e giovanissimi che desiderano ritardare la comparsa delle prime rughe
Il trattamento bestseller rimane la tossina botulinica, che assume sempre di più le caratteristiche di un vero e proprio elisir anti-invecchiamento. Ma non solo: i giovani iniziano fin da subito a pensare alla loro immagine a causa anche della “selfie mania” che impazza e impatta sempre di più sugli stili di vita, sulla psicologia e sulle modalità di relazioni tra i Millennials e non solo.
Ma cosa cercano attualmente gli under 30? Come emerso dall’Osservatorio Nazionale di Medicina Estetica redatto dalla Società Scientifica Agorà – AMIEST in occasione dell’ultimo Congresso Internazionale di Medicina Estetica troviamo, ai primi posti tra i trattamenti maggiormente richiesti dai giovani, la ridefinizione labiale per l’armonizzazione dei volumi del viso.
Attualmente le labbra carnose sono diventate una vera tendenza ma soprattutto un desiderio che non sempre è legato a mera vanità. In Italia, le donne che chiedono questo trattamento cercano un risultato discreto ma immediato, che si adatti soprattutto alla morfologia del viso, in modo da ottenere un aspetto più naturale: definendone i contorni, modellando l’arco di cupido, aumentando il volume e ristabilendo una corretta proporzione tra labbro superiore e inferiore.
Se prendiamo come riferimento invece i trattamenti cosiddetti “full face”, vediamo come i biorivitalizzanti e i peeling per soggetti acneici siano tra le principali richieste: una buona fetta dei pazienti trattati sono principalmente adolescenti, ma in molti casi, anche giovani adulti. Iniziare con un biorivitalizzante prima che le rughe comincino a comparire non è così sbagliato, anche se può sembrare esagerato.
Questi trattamenti hanno il pregio di non provocare modificazioni né in relazione alla mimica né a quella dei volumi del volto, ma stimolano le cellule a “riattivarsi” da un punto di vista metabolico. Questo quindi genera un miglior funzionamento di tutto lo strato epidermico: stimolare una cellula giovane è sicuramente più soddisfacente che stimolarne una invecchiata. Quest’ultima infatti avrà per forza di cose delle limitate possibilità rigenerative.
I peeling per pelli acneiche rappresentano l’altra grande fetta dei trattamenti full face richiesti prima dei trent’anni. Questa fascia d’età è infatti quella maggiormente colpita dalla problematica della pelle acneica: non solo i fattori ormonali ma anche una cattiva alimentazione o lo stress possono incidere in tutti quei soggetti predisposti. Sono disponibili peeling all’acido salicilico, glicolico, piruvico o, meglio ancora, i peeling combinati.
Questi prevedono l’associazione di più acidi, a concentrazione inferiore ma ad azione sinergica tra loro. Il risultato sarà quindi ottimale sia dal punto di vista dermatologico che psico-fisico del paziente.
Tornando all’acido ialuronico, uno dei trattamenti emergenti in questa particolare fascia d’età è rappresentato dal rinofiller. Per rinofiller intendiamo la correzione del profilo del naso mediante l’infiltrazione di acido ialuronico.
La procedura, meno invasiva del più canonico intervento chirurgico, è una tecnica di medicina estetica completamente ambulatoriale che si basa sull’inserimento di impianti subdermici per correggere i difetti estetici del naso. Attraverso una serie di micro-iniezioni i filler vengono iniettati nel naso al fine di migliorarne l’aspetto riempiendo o assottigliando il profilo naso-genieno.