di Umberto Borellini
Spesso si tende a pensare all’idratazione durante il freddo inverno che spazza via le difese cutanee come un vento Siberiano, oppure d’estate dove l’arsura fa evaporare tutto. Sbagliato, l’idratazione è alla base della bellezza e del benessere della pelle tutti i giorni. Quindi…
Dobbiamo tenere presente che la disidratazione interessa principalmente lo strato più esterno della pelle (corneo) che contiene una percentuale d’acqua che puo’ arrivare al 30%. Questo patrimonio d’acqua è dovuto a 2 fattori:
• la Water Holding Capacity (W.H.C.) che corrisponde alla capacità dell’epidermide di trattenere l’acqua per affinità chimica (e qui servono gli idratanti classici: Acido Ialuronico, mucillagini vegetali, alcuni zuccheri, ecc)
• la funzione barriera che blocca la fuoriuscita di liquidi con meccanismo fisico (film-idro lipidico e cemento intercorneocitario). In questo caso, invece, sono utili texture più ricche che, creando un film sullo strato corneo, ne rallentano l’ evaporazione. E rallentare, NON SIGNIFICA BLOCCARE, come fanno i petrolati e gli oli minerali occlusivi! Via libera dunque a jojoba, olio di mais, mandorle dolci, argan, avocado, oppure ingredienti più corposi come i burri (Karitè, Muru muru, cacao) o le tradizionali cere…che nutrono e restituiscono in base alla loro struttura dermo-affine.
È fondamentale poi distinguere la pelle secca o ipolipica, da quella disidratata.
La cute, infatti, produce autonomamente il mantello Idro-Lipidico composto da una fase acquosa e da una fase grassa, attraverso le secrezioni sudorali e sebacee e pertanto è importante restituire le sostanze funzionali lipofile alla cute secca e apportare sostanze idrofile e antievaporanti alla pelle disidratata. La Fisiocosmesi, ovvero la cosmesi che rispetta la fisiologia cutanea, nel trattare la pelle ipolipica si avvale quindi di sostanze restitutive quali i suddetti oli di origine vegetale ricchi di acidi grassi (tipo il Gamma Linoleico) e di ceramidi vegetali quali la fitosfingosina, di cere o di burri che sono in grado di aumentare la funzione barriera epicutanea. Queste sostanze apportano nutrimento alla cute senza incorrere nei rischi causati dall’uso dei derivati minerali, poco affini alla cute e troppo occlusivi.
Conseguentemente migliorerà anche l’idratazione cutanea: i lipidi quindi possono svolgere contemporaneamente funzioni restitutive e idratanti.
PELLE E ACQUA
La cute, e in particolare l’epidermide, separa l’organismo dal mondo esterno, proteggendolo dalle aggressioni e mantenendone l’omeostasi e l’equilibrio termico. L’idratazione è un fattore molto importante per lo stato di salute della pelle; molte patologie, infatti, si esprimono con disidratazione cutanea (xerosi). Lo strato corneo ha un contenuto idrico modesto (10-30%) rispetto ai tessuti sottostanti (70%), e quando è disidratato, oltre a essere di aspetto ruvido e opaco, può facilmente fessurarsi e dare origine a fenomeni quali l’irritazione, il facile arrossamento e le screpolature. Risulta quindi essenziale mantenere il giusto grado di idratazione dell’epidermide per consentire alla pelle di essere sempre sana e di aspetto gradevole.
SOSTANZE IDRATANTI
Esistono quindi vari modi per contribuire all’idratazione a seconda delle teorie seguite dai formulatori:
• l’impiego di oli minerali e di vaselina, che formano sulla pelle un sistema occlusivo ostacolante l’evaporazione dell’acqua che può causare, a lungo termine, affezioni cutanee come la acantosi. Meglio quindi preferire oli e burri di origine vegetali, come quelli precedentemente citati.
• la ricostruzione del NMF o l’utilizzo di qualche sostanza di cui è costituito. Quindi, fra gli ingredienti più usati, troviamo vari amminoacidi, il PCA (acido pirrolidon carbossilico), l’acido lattico e i suoi sali.
• sostanze umettanti idrofile con funzione idratante come i biopolimeri naturali in grado di formare un film sullo strato corneo e in grado di trattenere l’acqua senza occluderla.
Tra le sostanze idratanti ricordiamo il Collagene, alcuni peptidi specifici, la Betaina da barbabietola, il succo di aloe, gli estratti di altea e malva, i glucani, l’Acido Ialuronico, la Chitina e i suoi derivati (chitosani) e le alghe. Soprattutto, strepitose a mio parere, sono le maschere all’alginato che, in cabina, oltre a idratare, tonificano la cute e la rendono più luminosa.