Le cure mettono a dura prova la bellezza del viso. La perdita di peli e capelli è la conseguenza più temuta della chemioterapia. Non fanno eccezione le sopracciglia che spesso si diradano, no a dissolversi. Oggi fortunatamente ci sono tecniche ricostruttive in grado di restituire dignità allo sguardo, ma soprattutto ducia in se stessi.
Le sopracciglia sono l’elegante cornice del volto e degli occhi: insieme a questi ultimi contribuiscono a donare intensità allo sguardo. È importante che abbiano la “giusta” (per quel viso) forma, spessore, altezza, proiezione, colore e che siano simmetriche. Le sopracciglia bilanciano i lineamenti e le espressioni del volto: possono denunciare uno stato d’animo errato conferendo al volto un’espressione arrabbiata o costantemente meravigliata.
E’ evidente nei fumetti: una diversa curvatura, altezza, spessore possono, da sole, definire lo stato d’animo del personaggio. Uno spostamento di pochi millimetri in su o in giù delle sopracciglia può realizzare espressioni sorprese (sopracciglio troppo alto) o tristi (cadenti nei lati), cattive (alte nei lati) o buone (forma arrotondata), oppure stanche (troppo abbassate).
Il viso parla più esplicitamente di quanto facciano le parole. Una fronte segnata, infatti, con le sopracciglia basse, contribuisce a dipingere il volto con un tocco di grigio, conferendogli un’aria stanca, cupa, se non addirittura arrabbiata.
La funzione delle sopracciglia consiste principalmente nel proteggere la superficie oculare, in quanto impediscono che il sudore della fronte la raggiunga. Gli archi sopraccigliari possono essere interessati da malattie localizzate o sistemiche, che ne provocano il diradamento e la caduta (alopecia) o ne cambiano la pigmentazione. Anche i trattamenti oncologici, molto spesso, provocano tra i più comuni effetti collaterali, la perdita delle sopracciglia e con loro un pezzetto della nostra identità.
Oggi finalmente grazie ad interventi di tipo estetico complementari alle terapie, è possibile prendersi cura delle persone interamente, considerando anche aspetti che in passato potevano apparire frivoli e marginali.
Grazie all’esperienza e alla ricerca, si concretizza anche in Italia nel 2013, un nuovo concetto di estetica considerato a tutti gli effetti un trattamento complementare alle terapie: parliamo di Estetica Oncologica.
Moltissime persone in cura non conoscono la possibilità di poter essere sottoposti a un trattamento estetico sicuro, spesso non sanno nemmeno a chi potersi rivolgere per semplici quesiti di tipo estetico, non sanno quali informazioni trasmettere all’operatore e nel dubbio di non poter essere trattati (fatto ancor più grave) negano la presenza della malattia e delle cure stesse, mettendo a rischio sé stessi, la propria salute e l’operatore inconsapevole.
La perdita parziale o totale dei capelli e dei peli resta sempre l’effetto collaterale più temuto della chemioterapia. È una reazione derivante dalla somministrazione di alcuni farmaci specifici (non tutti i farmaci chemioterapici causano la perdita di capelli). Cadono i capelli, ma possono cadere anche le ciglia, le sopracciglia e i peli nel resto del corpo.
Per le ciglia e le sopracciglia si dovrà ricorrere al trucco.
Per poter facilmente ricreare l’arcata sopraccigliare quando è assente esistono dei particolari stencil che facilitano la riproduzione del disegno in diverse tonalità che sfruttano la particolarità di polveri minerali resistenti all’acqua che garantiscono la durata dell’effetto per le successive 24 ore dall’applicazione.
Per chi lo desidera, è possibile anche optare per la dermopigmentazione, più comunemente conosciuta come trucco cosmetico o tatuaggio che andrà eseguito solo ed esclusivamente da personale qualificato e preferibilmente prima di cominciare il trattamento chemioterapico, quando le difese immunitarie sono ancora elevate e non mettono a rischio la salute del paziente stesso.
Una volta ultimato il percorso di cura, si potranno utilizzare prodotti specifici, a base di proteine essenziali, vitamine e ingredienti rinvigorenti e idratanti, in grado di rigenerare e fortificare la struttura delicata e compromessa ed accelerare la ricrescita sia delle ciglia che delle sopracciglia. Si raccomanda l’utilizzo di prodotti testati dermatologicamente possibilmente privi di sostanze irritanti.
I professionisti nel mondo dell’estetica da sempre rivolgono l’attenzione allo studio delle sopracciglia e delle ciglia, quale strumento di attrazione ed espressione; la loro totale assenza priva infatti la profondità dello sguardo, rendendolo inespressivo. Sentirsi bene e sentirsi ancora belli è un primo passo per affrontare tutti i disagi legati alla malattia, recuperare una socializzazione talvolta perduta, ritrovare stima e fiducia in sé stessi, acquisire maggior forza per combattere e affrontare un periodo così difficile.
La correzione dell’arco sopraccigliare
È bene che le sopracciglia siano di uno o due toni più chiare rispetto al colore dei capelli, a meno che non si tratti di un soggetto biondo platino, in questo caso potranno essere di un nocciola molto chiaro ma comunque leggermente più scuro dei capelli. I metodi per correggere le sopracciglia sono sostanzialmente due: il riempimento e la ricostruzione.
Il riempimento consiste nel colorare la pelle là dove i peli sono più radi e il colore necessita di essere saturato. La ricostruzione, invece, consiste nel disegnare sulla pelle dei trattini che imitino per inclinazione, forma e colore i peli naturali. La correzione va eseguita sul viso truccato.
Il problema principale è trovare il colore adatto. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di mescolare due o più tonalità. Si ricorre alla tecnica ricostruttiva quando l’arco sopraccigliare manca o per intero o parzialmente. La correzione viene eseguita con una matita dalla mina piuttosto dura e affilata con la punta piatta; oppure si può utilizzare l’eye-liner diluito. Alla fine del procedimento è bene spazzolare le sopracciglia e portare i peli naturali sopra quelli disegnati rendendo così più naturale la correzione.